L’uomo d’affari svizzero dovrà consegnarsi alla giustizia libica entro le 12 di oggi
Le tensioni tra Libia e Svizzera hanno subito una nuova svolta. Il contenzioso tra Berna e Tripoli che da alcuni giorni ha coinvolto tutti i paesi dell’area Schenghen dopo che la Svizzera ha stilato la lista nera degli “indesiderati”, tra cui compare il nome del colonnello Gheddafi, è giunto ad un momento cruciale per possibili decisioni future.
Dalle ultime notizie di agenzie stampa infatti si viene a sapere dell’ultimatum libico per la consegna dell’ostaggio svizzero. Si tratta di Max Göldi, uomo d’affari svizzero che è stato condannato dal tribunale di tripoli lo scorso 11 febbraio ad una multa di circa 800 dollari per violazione della legislazione locale sul commercio ed a 4 mesi di prigione per “soggiorno illegale”. L’uomo insieme a Rachid Hamani, accusato degli stessi reati ma ritenuto non colpevole, è trattenuto in Libia dal 2008 si è rifugiato presso l’ambasciata elvetica di Tripoli. Adesso però, per via dei toni minacciosi dell’ultimatum comunicato dall’agenzia di stampa ufficiale libica Jana ed emanato dalle autorità libiche, lascerà il suo rifugio spontaneamente.Lo ha dichiarato il suo avvocato difensore, Salah Zahaf, questa mattina con un comunicato.
Infatti, mentre Rachid Hamdani è stato prosciolto dalle accuse e potrà fare ritorno in Svizzera, Max Göldi, come ha fatto sapere ha dichiarato questa mattina Salah Zahaf, uscirà spontaneamente dall’ambasciata elvetica dove aveva trovato rifugio e sarà condotto nel carcere di Ain Zara, presso Tripoli, dove potrà ricevere visite in ogni momento e dove gli sarà garantita assistenza medica. A sua disposizione avrà anche un traduttore.
Anche su Oea, agenzia libica on line, si legge del minaccioso ultimatum: “Il ministero libico degli esteri ha convocato ieri sera gli ambasciatori dei paesi dell’Unione europea a Tripoli e li ha informati che all’ambasciata è stato dato un ultimatum fino a lunedì a mezzogiorno (ora di Tripoli) per consegnare lo svizzero, altrimenti la Libia minaccia di prendere “misure”, di cui non ha precisato la natura. Inoltre sempre Oea riporta la notizia che ad avvertire i diplomatici svizzeri sarebbe stato lo stesso Ministro degli esteri libico, Moussa Kousa, il quali ha accusato i diplomatici svizzeri di “avere abusato dell’immunità diplomatica” e informato dell’ultimatum i rappresentanti diplomatici europei a Tripoli.
Intanto da qualche ora l’ambasciata di Berna è stata circondata dalle forze dell’ordine libiche in attesa dell’odierna scadenza.