Ci si sveglia in piena notte, il pensiero è ricorrente: voto Sì o voto No? Poi in tutta tranquillità si beve un classico bicchiere d’acqua e si torna a letto. Non è facile, c’è in ballo il futuro politico italiano, è al momento la priorità assoluta per il nostro paese…
Nel 2015 oltre 100mila italiani hanno lasciato il proprio paese per trovare migliori opportunità oltre confine, ma chi se ne frega, ora c’è il referendum, la legge elettorale, cosa vuoi che siano 100mila connazionali che emigrano.
Arrivati a questo punto bisognerebbe ricordare alla nostra comunità che negli ultimi due anni, nel nostro caro paese, sono fallite oltre 24mila piccole e medie imprese, in pratica la spina dorsale dell’economia italiana, Suvvia, non facciamoci influenzare da queste sciocchezze, cerchiamo di stare concentrati e pensiamo al referendum…
Bisognerebbe anche ricordare che in Italia esiste una media di suicidi di oltre uno al giorno, quasi tutti dovuti al lavoro: infatti, l’articolo 1 della Costituzione dice, citando testualmente, che l’Italia è fondata sul lavoro. Cambieranno anche quello? Insisto nel dire che la priorità per Renzi e company, ma non solo, resta questo benedetto referendum.
Io ci provo ancora: il tasso di disoccupazione giovanile in Italia va oltre il 40%, e in alcune realtà del mezzogiorno si aggira intorno al 70%, pensate che questo distoglierà gli italiani dal referendum? Quando mai!
Il referendum resta prioritario, lo volete capire? Allora ricordiamo a questo distratto paese che il problema dell’immigrazione ci sta portando al collasso, 3 miliardi di euro stanziati, mentre per la messa in sicurezza del nostro territorio, che ricordiamo essere ad alto rischio di terremoti e altre calamità naturali che puntualmente, con una media quinquennale, ci mettono alla prova, solo solidarietà di facciata, qualche “Je suis” e tutto si risolve… ma la priorità resta il referendum.
Proviamo a insistere con la speranza che qualcuno si convinca, parliamo di sicurezza nelle nostre citta? Coprifuoco alle otto di sera, donne, anziani e bambini rischiano, le nostre città sono in mano alla criminalità di diversi paesi, come se non bastasse la nostra, e malgrado ciò, l’attenzione degli italiani è rivolta al referendum, il lavaggio del cervello a cui i media ci sottopongono giornalmente ci ha ormai destabilizzati mentalmente.
Da buon cattolico non praticante, una volta mi consolavo con le parole del santo Padre, oggi neanche quello, anche l’uomo eletto dal fumo bianco rompe i c*** giornalmente, ma almeno su questo il referendum lo batte. Sparo le mie ultime cartucce in favore degli italiani, e dico: no, lasciamo stare, oggi chi difende gli italiani viene messo in galera, mentre i veri delinquenti stanno comodamente seduti su delle comode poltrone. Allora VIVA IL REFERENDUM! Che sia Sì o che sia No, tanto resterà tutto uguale.
Franco Giorno
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