Sta per arrivare una vera e propria mazzata sulla testa dei proprietari di immobili. Il Governo, prima ha messo in ginocchio chi ha deciso di dare la casa in affitto con gli sfratti bloccati, ora è il turno degli immobili ad uso commerciale, infatti il progetto in essere è di triplicare l’IMU per i negozi sfitti da oltre 12 mesi. Tutto questo mascherato da un disegno di legge per la tutela del decoro urbano. Quindi coloro che lasciano in disuso un locale commerciale in centro storico vengono “puniti” magari perché non hanno trovato un commerciante a cui affittarlo o visto il momento di stallo causa Covid magari molti commercianti guadagnano maggiormente tenendo chiuso l’esercizio, anziché alzare la serranda. Molti commercianti in Italia sono proprietari dei locali dove esercitano l’attività, questa manovra darebbe il vero colpo di grazia ad una economia fiacca ed ormai allo stremo.
Il problema dei negozi sfitti esisteva ben prima dell’epidemia, dopo è diventata ancora più devastante, oggi i proprietari di immobili adibiti ad attività commerciale, saranno colpiti da una assurda tassazione o si ritrovano invischiati in situazioni paradossali di affittuari che per la crisi o problemi finanziari hanno smesso di pagare il canone ed ancora non liberano i locali. Lo scopo unico del Governo è chiaro, mettere le mani nelle tasche degli italiani. Al fine di comprendere meglio la gravità di quanto stanno preparando basta leggere l’art.11 del disegno di legge firmato dai dem: “I comuni, con deliberazione del consiglio comunale, censiscono e mappano annualmente gli immobili commerciali e artigianali, localizzati nei centri urbani e storici, inutilizzati da più di dodici mesi e, rilevando il danno di immagine per la comunità dovuto al degrado urbano causato da tale inutilizzo, possono modificare in aumento l’aliquota di base, definita ai sensi del comma 6, sino a tre volte. Tale aumento è sospeso a fronte di un riutilizzo, anche temporaneo, dell’immobile e cessa a fronte della definizione di un contratto di locazione o di utilizzo a titolo gratuito della durata di almeno tre anni”. Penso che non serva aggiungere ulteriori commenti.