Nuovo rapporto choc di Oxfam: il numero di miliardari è aumentato a ritmo impressionante!
Il divario sociale tra ricchi e poveri è sempre più evidente. Lo rivela il nuovo rapporto di Oxfam “Ricompensare il lavoro, non la ricchezza”, diffuso alla vigilia del meeting annuale del Forum economico mondiale di Davos. Il dossier rivela come “il sistema economico attuale consenta solo a una ristretta élite di accumulare enormi fortune, mentre centinaia di milioni di persone lottano per la sopravvivenza con salari da fame”. Il dossier, prende in considerazione il periodo di tempo che va da marzo 2016 a marzo 2017 durante il quale il numero di miliardari è aumentato al ritmo impressionante di 1 ogni 2 giorni, vale a dire che su scala globale, la ricchezza a nove zeri è cresciuta del 13% all’anno, 6 volte più velocemente dell’incremento annuo salariale, di appena il 2%, che ha riguardato i comuni lavoratori. I due terzi della ricchezza dei ricconi di tutto il mondo non deriva dal loro lavoro, ma è ereditato o arriva da rendite monopolistiche, cioè sono il risultato di rapporti clientelari. “Un nuovo miliardario ogni 2 giorni non è sintomo di un’economia fiorente, se a pagarne il prezzo sono le fasce più povere e vulnerabili dell’umanità” scandisce Maurizia Iachino, presidente di Oxfam Italia. Secondo gli analisti della confederazione internazionale di organizzazioni non profit, tra le ragioni principali di questa situazione ci sono “la forsennata corsa alla riduzione del costo del lavoro che porta all’erosione delle retribuzioni” e “la colpevole negligenza verso i diritti dei lavoratori e la drastica limitazione del loro potere di contrattazione nel mercato globale”. “L’attuale sistema economico – osserva Iachino – crea miseri e disuguali, offrendo lavori rischiosi, sotto-retribuiti e precari e abusando sistematicamente dei diritti di chi lavora. Basti pensare che oggi il 94% degli occupati nei processi produttivi delle maggiori 50 compagnie del mondo è costituito da persone ‘invisibili’ impiegate in lavori ad alta vulnerabilità senza adeguata protezione”.
Le donne sono le più sfruttate!
In modo particolare il dossier evidenzia che sono sempre le donne a rappresentare la categoria di lavoratrici più sfruttate e maggiormente schiacciate dalla disuguaglianza sociale e economica, spiega ancora Oxfam. “Negli ultimi gradini della piramide sociale troviamo spesso le lavoratrici: in tutto il mondo guadagnano meno degli uomini”, rileva il dossier. Secondo il rapporto le lavoratrici “operano frequentemente in ambiti sottopagati e privi di sicurezza per chi lavora”. Qui la disparità tra top manager e lavoratori ha raggiunto livelli estremi: in 4 giorni, l’Amministratore delegato di uno dei 5 più grandi marchi della moda può guadagnare quello che una lavoratrice della filiera dell’abbigliamento in Bangladesh guadagna in un’intera vita. “In ogni parte del mondo – segnala Maurizia Iachino, presidente di Oxfam Italia – abbiamo raccolto testimonianze di donne schiacciate dall’ingiustizia della disuguaglianza”. “In Vietnam – prosegue – le lavoratrici del settore dell’abbigliamento non vedono i loro figli per mesi, perché non possono tornare a casa per colpa delle lunghissime giornate lavorative e delle paghe da fame che percepiscono”. Ci sono poi condizioni estreme come quelle negli Stati Uniti in cui alcune lavoratrici “dell’industria del pollame non era consentito di andare in bagno ed era imposto di indossare i pannolini. Sia in Canada sia in Repubblica Dominicana, molte donne di servizio nel settore alberghiero di lusso ci hanno raccontato di aver deciso di non denunciare le molestie sessuali di cui sono vittime per paura di perdere il lavoro”.
foto: Ansa