La sveglia ha stracciato il silenzio lunedi 1 settembre. Bi-bip bi-bip bi-bip…… Il giorno tanto temuto e’ alla fine arrivato. Tutti noi alunni del Liceo Vermigli di Zurigo ci siamo svegliati, ci siamo preparati con gli occhi ancora semichiusi, come degli automi. Siamo arrivati a scuola come quelle bestie da soma che trasportavano il loro carico da un posto all’altro ad occhi chiusi (con cio’ non intendo dire che siamo dei somari anche se qualcuno lo pensa). Appena messo piede nel cortile della scuola, alla vista dei nostril cari e vecchi amici, ci siamo svegliati di botto e abbiamo cominciato ad animarci come marionette senza fili. Ci siamo dati tante pacche sulle spalle, ci siamo raccontati le avventure delle vacanze, abbiamo visto i selfie scattati al mare, al paesello in Italia, in giro per il mondo. I nuovi di prima, quest’anno un bel gruppo di 18 ragazze e ragazzi, ed i nuovi arrivati erano i piu’ timidi e silenziosi, appartati e soli.
Alle 8:30 il trillo della campanella ha sovrastato l’intensita’ del nostro vociare. Il preside e gli insegnanti si sono affacciati sul portone e ci hanno invitati ad entrare. In realta’ noi avremmo preferito declinare l’invito e restare in cortile a parlare di tutto e di niente, ma quando il dovere chiama non si puo’ restare indifferenti. Il preside ci ha accolti in teatro. Ci ha detto delle novita’ di quest’anno, ci ha ricordato le regole che siamo stati a sentire distrattamente e che forse abbiamo gia’ dimenticato, ci ha invitato ad impegnarci negli studi soprattutto per il nostro futuro, ma anche per i nostri genitori che si sacrificano per pagare la retta. Credo che ciascuno di noi si sia ripromesso di fare di quest’anno l’anno della svolta: dopo tutto ci vuole poco per conseguire buoni risultati: basta studiare con costanza e impegno….. che non sono due nuovi alunni del liceo. Alle 9:30 siamo saliti in classe e le lezioni hanno avuto ufficialmente inizio. I nostri insegnanti, che fortunatamente non sono cambiati, ci hanno parlato sommariamente dei programmi di studio che ci aspettano.
Noi siamo pronti per la sfida. Sicuramente faremo del nostro meglio impegnandoci a fondo. Speriamo di ottenere dei risultati in linea con le nostre aspettative, quelle dei nostril genitori e quelle dei nostril insegnanti. Come dice il vecchio adagio “Anno nuovo vita nuova”. Questo sara’ l’anno della svolta, speriamo nella direzione giusta.
Venerdi 5 settembre tutti gli alunni e gli insegnanti del Polo Scolastico Italiano di Zurigo si sono riuniti nel salone Pirandello per ricevere il saluto e gli auguri per un proficuo anno scolastico da parte del console d’Italia. Per noi ragazzi e’ stato emozionante sentire la vicinanza delle istituzioni della nostra Patria che tanto si prodigano per il nostro benessere e per assicurarci un radioso futuro. Sicuramente anche queste piccole manifestazioni ci fanno sentire orgogliosi di essere italiani. Speriamo che il presidente Renzi venga in visita di stato in Svizzera e trovi il tempo di visitare la nostra scuola e darci quella scossa che solo lui riesce a dare.