Secondo il rapporto del Consiglio federale i bambini che non nascono in vita potranno essere iscritti nel registro dello stato civile
Un’idea pensata per venire in contro a tutti i genitori che hanno vissuto la drammatica esperienza di perdere il proprio bambino ancor prima che nascesse, quelli che chiamano “mai nati”, riguarda la possibilità di farli iscrivere nel registro presso l’ufficio dello stato civile. Secondo un rapporto sull’argomento, una tale prassi può aiutare i genitori che hanno vissuto questa esperienza ad elaborare il lutto e magari superare il momento.
In questo modo il Consiglio federale, in un rapporto pubblicato il 3 marzo 2017, ha proposto di dare la possibilità ai genitori di bambini mai nati (aborti spontanei) di far iscrivere la nascita presso l’ufficio dello stato civile nel registro dello stato civile. L’iscrizione nel registro dello stato civile dei bambini “mai nati” non solo potrebbe facilitare l’elaborazione del lutto da parte dei genitori, ma potrebbe contribuire ad agevolare le formalità cantonali e comunali inerenti a un’eventuale inumazione.
Tale possibilità è istituita nel quadro di progetti già in corso. Secondo il diritto vigente, infatti, nel registro dello stato civile sono iscritti soltanto i bambini nati vivi e quelli nati morti. Sono considerati nati morti i bambini che alla nascita hanno un peso di almeno 500 grammi o un’età di gestazione di almeno 22 settimane completate. Se invece un bambino alla nascita non dà segni di vita e non raggiunge i 500 grammi o un’età di gestazione di almeno 22 settimane, è considerato mai nato e oggigiorno non viene iscritto nel registro dello stato civile. Per questo motivo il postulato 14.4183 ha chiesto al Consiglio federale di esaminare le possibilità di migliorare il quadro normativo.
In sintonia con la prassi di altri Paesi europei, il Consiglio federale propone nel suo rapporto di consentire ai genitori di bambini mai nati di iscriverli volontariamente nel registro dello stato civile. Per fare ciò si potrà fare riferimento a quanto già avviene per i bambini nati morti: per i bambini “mai nati” l’iscrizione avverrà ricorrendo alle medesime modalità che si applicano per la documentazione di bambini nati morti.
Come affermato il rapporto rileva che una tale documentazione consente ai genitori di elaborare più facilmente il lutto e, ove le disposizioni cantonali o comunali in materia di sepolture prevedono un’inumazione, semplifica anche le pertinenti formalità. Affinché i bambini mai nati possano essere iscritti nel registro dello stato civile, occorre adeguare l’ordinanza sullo stato civile. Sono inoltre necessari adattamenti di carattere tecnico del registro in questione. Tali adeguamenti sono già oggetto di progetti in corso.