Lo stress costa ai datori di lavoro circa 5,7 miliardi di franchi all’anno
Lo stress sul posto di lavoro rappresenta una delle sfide principali dell’odierno mondo occupazionale. Il Job Stress Index, di Promozione Salute Svizzera, mostra che un occupato su quattro è stressato sul posto di lavoro e si sente spossato. Per le aziende svizzere ciò comporta dei costi, il cui potenziale economico è stato stimato in 5,7 miliardi di franchi.
“Lo strumento di monitoraggio dello stress, messo a punto da Promozione Salute Svizzera, rileva le condizioni di lavoro e fornisce indicazioni sul rapporto tra risorse e fattori di carico sul posto di lavoro. Grazie al rilevamento annuale del Job Stress Index, Promozione Salute Svizzera dispone di dati dettagliati sul tema dello stress sul posto di lavoro e sulle conseguenze per la salute e il potenziale economico”, così il professor Thomas Mattig, direttore di Promozione Salute Svizzera, commenta i risultati del rilevamento annuale Job Stress Index di Promozione Salute Svizzera.
Si tratta del terzo studio scientifico, effettuato in collaborazione con l’Università di Berna e l’Università di Scienze applicate di Zurigo. Questo strumento di monitoraggio dello stress rileva ogni anno tre indicatori relativi agli effetti causati dallo stress lavorativo sulla salute e sulla produttività degli occupati: il Job Stress Index, la percentuale di persone spossate e il potenziale economico di miglioramento delle condizioni di lavoro con riferimento allo stress. I risultati del 2016 confermano i dati emersi dalle due indagini precedenti:
Un lavoratore su quattro (25,4%) soffre di stress sul posto di lavoro, ovvero i fattori di carico superano le risorse;
Un lavoratore su quattro (25,4%) prova un senso di spossatezza;
Lo stress costa ai datori di lavoro circa 5,7 miliardi di franchi ogni anno;
L’approfondimento di quest’anno mostra che i giovani collaboratori sono spesso più stressati e spossati e sono soggetti a più cali di rendimento per problemi di salute.
Dal rilevamento del 2016 emerge che un quarto dei lavoratori dispone di troppo poche risorse per riuscire ad ammortizzare i fattori di carico elevati sul posto di lavoro. Le risorse descrivono le possibilità di reagire a uno squilibrio tra carico e richieste. Quasi la metà degli occupati (46,3%) si troverebbe in una “fascia sensibile”. In questo caso le risorse disponibili sono appena sufficienti per compensare i carichi di lavoro.
I lavoratori a tempo pieno sono più spossati dei lavoratori a tempo parziale
Un lavoratore su quattro (25,4%) è inoltre abbastanza o molto spossato. Proiettando tale percentuale su tutta la popolazione attiva in Svizzera, il fenomeno riguarda complessivamente 1,3 milioni di persone. La spossatezza è un indicatore importante del benessere dei lavoratori e un anello di congiunzione decisivo tra fattori di carico e conseguenze per la salute. I collaboratori a tempo pieno denotano un livello di spossatezza maggiore degli occupati a tempo parziale. Ciò vale soprattutto per il gruppo dei 25-39enni.
Lo stress costa ai datori di lavoro circa 5,7 miliardi di franchi all’anno
Per le aziende in Svizzera, il potenziale economico nel 2016 è stimato a circa 5,7 miliardi di franchi. Il calcolo tiene conto del migliore rendimento lavorativo ottenibile con minori problemi di salute al lavoro, fattore che rappresenta l’84,4% del potenziale economico (pari a 4,9 miliardi di franchi), a cui si aggiunge la riduzione delle assenze, che contribuisce per il 15,5% (pari a 0,9 miliardi di franchi).
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Fonte dati: Promozione Salute Svizzera