Il 23 maggio la SAIG ha promosso una conferenza su: i servizi consolari nell’era dell’informatica.
Nel quadro delle sue attività informative, la SAIG ha invitato il Console Generale d’Italia a Ginevra, Andrea Bertozzi e l’On. Gianni Farina, ad informare i connazionali della Circoscrizione consolare di Ginevra, sulle nuove tecnologie e i miglioramenti dei servizi consolari, soprattutto in materia di Passaporti e Carta d’Identità.
L’assemblea dei presidenti associativi di Ginevra convenuti a discutere con i loro associati la difficile problematica legata ai servizi consolari nonché la questione fiscale, con quell’imposta sulla casa che tante preoccupazioni e proteste ha provocato presso la comunità italiana in Europa e nel mondo. Un pubblico attento riunito presso la sede ufficiale della SAIG, arricchito da interventi qualificati perfettamente regolati, come sempre, dal presidente Carmelo Vaccaro, che ha salutato e ringraziato i presenti per aver accolto l’invito in una giornata, il venerdì 23 maggio, particolare per la delicatezza del fine periodo elettorale. Il dottor Andrea Bertozzi, Console Generale d’Italia a Ginevra, ha spiegato con indubbia abilità e convincenti argomenti l’attività del Consolato, che dopo la chiusura della sede consolare di Losanna, nonché dell’agenzia di Sion, si è trovato a gestire e rispondere alle richieste di ben 130 mila cittadine e cittadini italiani. I problemi sono tanti, ha ripetuto il dottor Bertozzi, ma il Consolato ed i suoi 26 funzionari fanno ogni sforzo per venire incontro alle esigenze dei connazionali. In tale prospettiva, ha sottolineato l’importanza dell’informatica (mail, pagina web etc…), che può rendere i servizi consolari più facili e rapidi. Ad esempio già ora molte pratiche possono essere richieste per posta o per mail (codici fiscali, AIRE, certificati di stato civile, tassa annuale sui passaporti etc..). Per alcuni di questi atti, per i quali è previsto il pagamento della tariffa consolare, ciò può avvenire attraverso bollettino postale o e-banking. In molti casi quindi non si deve più andare personalmente in Consolato.
Sui passaporti, tema sempre al centro dell’attenzione, sono stati evidenziati altri due aspetti importanti: da 1 gennaio al 14 maggio 2014 il Consolato Generale ha rilasciato più passaporti (2.393) rispetto alla somma (2.288) dei passaporti rilasciati da Ginevra, Losanna e Sion nello stesso periodo nel 2011 (il 2011 è stato l’ultimo anno pre-accorpamenti). Siamo poi praticamente l’unico Consolato europeo che rilascia passaporti “a vista”. Ossia l’unico ufficio in grado di fare fronte ad emergenze e richieste dell’ultima ora. L’on. Gianni Farina, di passaggio a Ginevra, per poi raggiungere la sua Valtellina ad espletare il voto amministrativo ed Europeo, ha voluto sottolineare come l’autorità consolare sia la meno indicata per esprimere valutazioni sulla politica del MAE. Fa il suo dovere al servizio dei cittadini. L’On. Farina sostiene che la politica ha un altro compito. Opera, o dovrebbe, per risolvere i problemi, rispondere alle aspettative dei cittadini. Va affermato, quindi, con assoluta chiarezza. La chiusura del consolato di Losanna è stata una atto sciagurato e irresponsabile. Un atto grave e nonostante le forti proteste della comunità italiana.
Sarebbe necessario, e continuerà quindi la richiesta, riaprire una nuova agenzia consolare nella capitale del Vaud dimostrando di saper correggere gli errori e lungimiranza politica. L’on. Gianni Farina ha, successivamente, informato la collettività del decreto legge sulla casa e per l’Expo, testo approvato dal senato e dalla camera dei deputati. In esso, un articolo riguarda i pensionati italiani residenti all’estero iscritti regolarmente all’AIRE nel comune dell’ultima residenza in Italia. La loro unica proprietà in Italia, purché non affittata e utilizzata dai legittimi proprietari nel corso dei periodici rientri, verrà, d’ora in avanti, considerata prima casa con un conseguente e consistente abbattimento del tasso fiscale sui possedimenti immobiliari dei pensionati emigrati residenti all’estero. Lo stesso si può affermare per la Tasi ( tassa sui servizi indivisibili) e per la Tari ( tassa sui rifiuti ) ridotti ad un terzo del totale rispetto al passato. Una prima buona notizia per i nostri cittadini in Europa e nel mondo per i quali continuerà l’impegno teso alla difesa dei loro diritti e delle loro aspettative.