Abbiamo sempre ribadito la nostra funzione di strumento per dar voce ai nostri connazionali e questo è quello che ci prefiggiamo ogni settimana lasciandovi a disposizione alcune pagine del nostro e vostro settimanale. Anche questa edizione accoglie alcune delle voci che, nero su bianco, ci sono arrivate in redazione e alle quali siamo riusciti a ritagliare lo spazio necessario. Questa settimana è un numero ricco di argomenti che ci riguardano da molto vicino. La copertina è dedicata ad un argomento generale di salute ma guarda da vicino una problematica particolare, quella delle fake news in ambito medico che circolano sul web. Chi di noi non si è mai affidato alle diagnosi autodidatte grazie ai consigli della rete? Sono molti i miti e le bufale che circolano sulla salute, alcune davvero incredibili, vi consigliamo di dare un’occhiata a pagina 23. Questo numero è ricco soprattutto dei vostri scritti. Ben cinque pagine intere sono dedicate ai vostri “Scrive chi legge” e gli argomenti sono svariati, attuali e di grande interesse per noi tutti. Dallo scritto sulla vendita dei biglietti per la partita Zurigo-Napoli, ai temi più politici come i problemi sulla possibilità o meno di votare per il Parlamento europeo per noi residenti all’estero da una parte; e la modifica della legge che regola e abbassa il numero dei Parlamentari eletti nella Circoscrizione Estera. Per non parlare del dibattito aperto sull’attività del Consolato di Basilea. Ma c’è soprattutto un argomento che da diverso tempo trova spazio sulle nostre pagine e riguarda le ultime vicissitudini che hanno coinvolto le Case d’Italia di Zurigo e di Lucerna.
Sappiamo tutti che c’è stato un tempo in cui la Casa d’Italia, a Zurigo come in tante altre città della Svizzera, ha rappresentato l’insieme di importanti e concreti valori per tutti noi connazionali: aggregazione, riunione, socialità, sostegno, senso di appartenenza, utilità, cultura italiana e dove ci si poteva sentire un po’ a casa, appunto.
‘Casa’ è un sostantivo prezioso, indica famiglia, qualcosa di nostro, suggerisce un forte legame. Non è un mistero che negli anni molte delle Case d’Italia, per un motivo o per un altro, sono andate perdute e adesso si attende di sapere quale sarà il destino delle case d’Italia di Lucerna e di Zurigo. Mentre il destino della prima è stato segnato dalla vendita all’asta, come meglio racconta un nostro lettore, per la seconda siamo in attesa che si concluda nel 2021 la grossa ristrutturazione, come lo stesso Console Giulio Alaimo ha assicurato sul nostro giornale la scorsa settimana, anche se, nel frattempo, non mancano episodi preoccupanti per la sicurezza dello stabile denunciati da un altro nostro lettore. È un argomento spinoso quanto importante a cui daremo sempre spazio – anche se siamo coscienti che non è come lo spazio di una casa – poiché siamo certi che il nostro interesse e coinvolgimento per il destino de La Casa d’Italia sia assolutamente condiviso da tutti i nostri lettori!