È arrivata la primavera, nonostante i problemi quotidiani, il carovita, il conflitto che osserviamo tutti con molto interesse e preoccupazione e che sembra farsi via via sempre più vicino; il Covid, con tutte gli strascichi che comporta e che non si riesce proprio ad accantonarlo una volta per tutte; in più lo stress e le difficoltà giornaliere, tanto per non farci mancare nulla.
Ma la primavera non si sofferma a guardare le dinamiche umane, la primavera arriva per seguire il suo tempo e adesso – scusate il gioco di parole – è il momento del bel tempo.
Un po’ di “bel tempo” in senso molto ampio, ci vorrebbe per tutti. Purtroppo gli ultimi anni sono stati desolanti sotto molti aspetti e sembra che le cose, per un conto o per un altro, non vogliano migliorare. Le brutte notizie arrivano abbondanti giorno per giorno e la guerra è tutt’altro che marginale dai nostri interessi. La guerra tra Russia e Ucraina, infatti, ad oggi – quando siamo ben oltre il 25° giorno di scontri – non sembra avviarsi a risoluzioni positive. È anche vero che in questo momento è difficile riuscire a capire quale sia la giusta risoluzione a questo conflitto o per lo meno quella più “positiva”. Il problema però è che non sembra esserci nemmeno l’ombra di una qualsiasi risoluzione.
Eppure dall’Ucraina, in mezzo all’infinita quantità di immagini e narrazioni che ci raccontano l’oscenità della guerra in atto, ci arrivano testimonianze di grande forza e di tenacia, ma soprattutto di speranza legata in qualche modo alla primavera. Pare che i lavoratori municipali di Kiev, nonostante i bombardamenti, abbiano voluto piantare fiori nella capitale, come avviene ogni anno in occasione dell’arrivo della bella stagione. Ci sono donne e uomini impegnati con germogli e terricci, armati di guanti e rastrelli, di competenza e pazienza, speranza e resilienza: non sembra che aldilà della serra che accoglie il loro lavoro si stia combattendo una terribile guerra. Le immagini ci giungono grazie al tweet dell’attivista ucraina Yana Suporovska che commenta: “Sai perché siamo incredibili? A Kiev, nonostante tutto, si piantano fiori nelle aiuole. Nel giorno della nostra Vittoria saremo molto belli”. È un messaggio di grande forza e speranza. La vita rifiorisce sempre, nonostante tutto, perché la primavera, prima o poi arriva!
Redazione La Pagina