Festa a Montecitorio dei pentastellati per la riforma che riduce il numero dei parlamentari. L’On. Angela Schirò eletta All’Estero si astiene: “Il taglio dei parlamentari aggrava pesantemente uno squilibrio di rappresentatività della circoscrizione Estero”.
Non più 630 ma 400 saranno i deputati in Parlamento mentre i senatori passeranno da 200 a 315. Il taglio dei parlamentari è una realtà con il voto alla Camera che ha approvato in via definitiva la riforma costituzionale che riduce il numero dei Parlamentari. 553 voti favorevoli su 567 votanti, 14 i contrari e due astenuti. Una grande festa per il M5s che ha fatto di questa riforma un cavallo di battaglia, mentre da parte dei nuovi alleati di governo c’è esultanza per una riforma che “centrosinistra e il Pd portano avanti, in forme diverse, da 20 anni – ha scritto su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti – Oggi abbiamo deciso di votarlo tenendo fede al primo impegno del programma di Governo e anche perché abbiamo ottenuto, così come da noi richiesto, che si inserisca dentro un quadro di garanzie istituzionali e costituzionali che prima non c’erano. Ecco il motivo del nostro sì, rispetto al no che avevamo dato qualche mese fa. Ora andiamo avanti per migliorare la vita degli italiani”. Ma a tenere in pugno le simboliche forbici del taglio delle poltrone è il capo politico del MoVimento Luigi Di Maio che, adattando alla circostanza una nota citazione, afferma che “è un piccolo passo per la politica, ma un grande passo per il Paese”.
“Questa è una grandissima vittoria del popolo e dei cittadini italiani. Quando abbiamo iniziato nessuno ci credeva. Passiamo da 945 parlamentari a 600 parlamentari e lo facciamo con una riforma storica di cui tutti si ricorderanno: i nostri figli, i nostri nipoti. È qualcosa che è veramente emozionante, ci abbiamo creduto tantissimo”, afferma il capo politico del M5s non dimenticando in conclusione di ringraziare le forze politiche che fanno parte della coalizione di maggioranza, che hanno mantenuto la parola. “Per l’Italia è una giornata storica” scrive su Twitter il premier Giuseppe Conte. Si tratta di “una riforma che incide sui costi della politica e rende più efficiente il funzionamento delle Camere. Un passo concreto per riformare le nostre Istituzioni” sottolinea il presidente del Consiglio.
Il popolo Italiano è meno rappresentato, gli italiani all’estero lo saranno pochissimo
Con un più snello numero dei parlamentari, l’Italia diventa il paese Ue con il minor numero di deputati in rapporto alla popolazione con 0,7 “onorevoli” ogni 100’000 abitanti e risparmierà ogni anno circa 50 milioni di euro, ovvero lo 0,007% della spesa pubblica. La riduzione graverà maggiormente
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