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21 November 2024
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Svizzera

Un’opera di André Bucher a ricordare l’emigrazione italiana a Chêne-Bourg

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1La mattina del 14 marzo u.s. alle 11, il Consiglio Amministrativo di Chêne-Bourg, unitamente al Console Bertozzi ed ai presidenti della SAIG, hanno tolto il velo (la nostra bandiera italiana) al quarto monumento eretto per gli italiani nel Cantone di Ginevra. E’ stata una grande emozione vedere ancora una volta celebrare ed onorare la comunità italiana a Ginevra ed è con un pizzico di orgoglio che possiamo attribuire il successo di questo ennesima “giornata della memoria” alla SAIG. La Società delle associazioni italiane a Ginevra ottiene la sua ennesima riuscita morale sulla storia e sulla vita della comunità italiana anche nel Comune di Chêne-Bourg. La comunità di italiani in questa piccola e splendida cittadina del Cantone è forte, vigorosa e fa sentire con orgoglio la voce dei nostri connazionali.

Carmelo Vaccaro, a nome della SAIG, ha aperto la celebrazione salutando affettuosamente tutti coloro che intervenuti hanno affollato Place Favre. Poi si è soffermato nei ringraziamenti alle autorità presenti salutando il Console Generale d’Italia, Andrea Bertozzi,  il Consiglio amministrativo di Chêne-Bourg, Beatriz de Candolle, Christiane Nicollin e Pierre-Antoine Debarge, Il segretario comunale, Mons. Massimo de Gregori, e Andre Nasel L’intervento del Coordinatore della SAIG è stato toccante ricordando che questo del 14 marzo  è il quarto ed ultimo (per quest’anno) monumento eretto per i nostri 2connazionali: “La SAIG sta mettendo in piedi ogni sforzo possibile per celebrare i nostri connazionali e la loro storia spesa a contribuire con umiltà alla crescita ed al benessere del Cantone di Ginevra. Chêne-Bourg, ha ricordato Vaccaro, è un esempio di accoglienza ed integrazione ed ha omaggiato e ringraziato questa cittadina ed i loro rappresentanti per la disponibilità ad ospitare un monumento che rappresenta ed esalta i valori dell’Italia e dei suoi figli all’estero.”

“Accoglienza ed integrazione” sono le parole chiave della nostra storia in questo paese e dovrebbero diventare il leit-motif del nostro futuro e del futuro dei nostri figli. La scultura è un prestigioso lavoro del compianto André Bucher. Un  blocco di lava dell’Etna ed altri metalli pesanti, lavorati ad arte per simboleggiare la durevolezza, l’integrazione, la dedizione e lo spirito di sacrificio degli immigrati italiani nella comunità del cantone di Ginevra. E’ stata una rara occasione per ricordare l’artista scomparso prematuramente nel 2009 e ringraziare la moglie ed i figli presenti tra il folto pubblico. Emozionati anch’essi hanno partecipato ed ascoltato col cuore le parole che provenivano dal palco. Di fatto, con l’inaugurazione di questa bellissima opera, si posa la pietra dell’amicizia, e si salda il rapporto di collaborazione e fratellanza tra la SAIG ed il Comune di Chêne-Bourg.

Il monumento, fortemente voluto dalla SAIG ed accolto dalla comunità di Chêne-Bourg è una dimostrazione di forza e di riconoscimento reciproco. La forza di rompere con le differenze e diffidenze culturali ed il riconoscimento dei ruoli storici avuti tra i nostri migranti e questo Comune. Chêne-Bourg si è dimostrato un più che un partner leale; questa cittadina, i suoi rappresentanti entrano a pieno titolo nel novero dei veri amici della SAIG e di tutte le sue associazioni.

6Si può solo dire grazie a chi ha creduto in questa festa della condivisione ed ha chi ne ha fatto un monumento. Terminato il suo intervento, Carmelo Vaccaro prima di dare la parola a Beatriz de Candolle, sindaco di Chêne-Bourg e successivamente al dott. Bertozzi, Console Generale D’Italia a Ginevra, sono state lette due poesie sull’emigrazione all’alluna dei corsi d’italiano, Lidia De Pascalis. Tutti hanno ricordato l’importanza di queste celebrazioni e la posa di queste pietre dell’amicizia e del ricordo. E’ stato emozionante sentire le calde ed affettuose parole della sig.ra de Candolle verso gli italiani del suo Comune. Ma ancora più emozionate è stato applaudire ad una opera accolta sul suolo del cantone di Ginevra e fa sentire più vicini questi due grandi popoli. Il Comune di Chêne-Bourg ha offerto un piacevole rinfresco a tutti i presenti ospitandoli presso la nuova sala delle feste.

Con la posa di questo monumento (il quarto ed ultimo per questo 2015) la SAIG conferma il suo impegno a 360° in favore di ogni italiano del Cantone di Ginevra e ringrazia tutti i presidenti e rappresentanti delle associazioni che la compongono: Ass. Calabrese, l’ass. friulana del Fogolâr Furlan, il Club Forza Cesena, l’Ass. Emiliano-Romagnoli, l’Ass. Lucchesi nel Mondo e l’Ass. Regionale Pugliese, tanto prodighi e partecipi alle vicende dell’associazione ed alle nuove iniziative messe in campo giorno dopo giorno.  Appuntamento al prossimo monumento al ricordo degli italiani a Ginevra.

Mi piace concludere con le parole pronunciate da Carmelo Vaccaro in conclusione del suo discorso.

“Si rinnova l’impegno di una costante presenza accanto alle esigenze degli italiani in questo meraviglioso angolo di terra Svizzera Viva la SAIG, Viva Chêne-Bourg, Viva gli Italiani e Viva l’Italia.

 

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