Nasce nel 1958 a Ixelles in Belgio, da una famiglia che apparteneva all’antico patriziato di Hannover gli Albrecht, nel 1976 il padre Ernst Albrecht viene eletto primo ministro della Bassa Sassonia, l’equivalente della carica di governatore di una regione italiana, anche se con molti più poteri, come previsto dal sistema federale tedesco, resterà in carica sino al 1977. Ursula si iscrive alla facoltà di economia a Gottinga, in seguito alle minacce di rapimento della banda “Baader-Meinhof” si rifugia a Londra sotto falso nome, rientrata in Germania nel 1980 si laurea in medicina ad Hannover nel 1987. Inizia la sua carriera politica a 43 anni entrando nel parlamento della Bassa Sassonia nel 2003. Nel 2005 entra a far parte del governo Merkel, nel 2009 prima a capo del dicastero del lavoro poi nel 2013 quale ministro della difesa.
Per Martin Schulz la Von Der Leyen è stato il peggior ministro del governo tedesco, i suoi ministeri sono stati toccati da scandali per i quali ancora oggi è chiamata a rispondere in patria. Questo campione della politica, indovinate dove viene messo nel 2019, niente meno quale presidente della commissione europea. Nel Governo Merkel è rimasta in carica ininterrottamente dal 2005, dove non è per niente amata, anzi la sua nomina a presidente della UE è stata quasi una liberazione per i tedeschi che se la sono levata dai piedi. In Germania ha lasciato una eredità talmente negativa, che un deputato del suo stesso partito Cdu, rilasciando un’intervista al Financial Times disse che era una vera liberazione che se ne fosse andata, giacché i suoi anni al ministero sono stati davvero duri per le forze armate. Infatti negli anni in cui resse il dicastero della difesa ridusse quello che fu uno degli eserciti più potenti al mondo allo sfascio completo. La von der Leyen è ancor oggi chiamata a rispondere per gli intrallazzi e una sequela di scandali nei quali è direttamente coinvolta.Vedi gli oltre 155 milioni di euro spesi per consulenze da lei autorizzate, somma pari a quella spesa da tutti gli altri ministeri insieme del governo Merkel, consulenze ovviamente commissionate a parenti e amici, lei stessa ammise ci furono stati “errori nella selezione di alcuni consulenti”. La solita vecchia storia, costi gonfiati e consulenti pilotati, una commissione d’inchiesta istituita dal Bundestag sta tutt’oggi indagando sulle responsabilità della Von Der Leyen definita dai suoi stessi colleghi di partito un vero e proprio fallimento della politica tedesca. Alla luce dello scandalo di pochi giorni fa sulle mazzette ricevute dai parlamentari della UE, la Von Der Leyen si è mostrata indignata per i fatti accaduti che hanno macchiato, a suo dire “la reputazione del parlamento europeo”, ed ha assicurato che verrà fatta chiarezza. Ad avviso di molti la chiarezza andrebbe fatta su molte cose che accadono nel parlamento UE, ancora una volta siamo costretti ad assistere al fatto che individui corrotti siano assai più numerosi di coloro che hanno nobili istinti, e di come coloro che sono il peggio della politica vengano messi appositamente nei posti di comando.
Paolo Gasparini
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