Un uomo ha innescato la sera del 25 dicembre una piccola carica esplosiva poco prima dell’atterraggio di un volo della compagnia aerea Usa Delta-Northwest in volo da Amsterdam a Detroit con a bordo 278 passeggeri, in quello che la Casa Bianca ha definito un “tentato attacco terroristico”.
Secondo quanto riferiscono i siti on line dei media americani, l’uomo e due passeggeri sono rimasti feriti. Il presunto attentatore è stato subito bloccato e l’aereo, un Airbus A330, è poì atterrato senza problemi. L’uomo, che soffre di bruciature di secondo grado, è stato portato all’ospedale dell’università di Ann Arbor, vicino a Detroit.
Secondo la Abc, l’attentatore è stato identificato come Abdul Faruk Abdulmutallab, un nigeriano di 23 anni, e sarebbe uno studente di ingegneria allo University College di Londra. Stando al suo visto di ingresso – rilasciato il 16 giugno scorso – stava viaggiando dalla Nigeria agli Stati Uniti per partecipare ad una cerimonia religiosa. L’Fbi sta indagando sull’episodio. Il sospetto avrebbe detto di essere un membro di Al Qaida, di essersi procurato procurato l’esplosivo nello Yemen e di aver ricevuto ordini su quando utilizzarlo.
Il presidente Barack Obama, in vacanza alle Hawaii, è stato subito messo al corrente dell’accaduto dai suoi consiglieri militari e – ha riferito il portavoce della Casa Bianca – ha “dato istruzioni affinché vengano prese tutte le misure appropriate per potenziare la sicurezza aerea”. L’ente federale dei trasporti statunitense ha deciso di non aumentare il livello di allarme terrorismo sui trasporti aerei, in chiara controtendenza con le pratiche abituali sotto la presidenza di George W. Bush.
Sono stati alcuni passeggeri ad intervenire e immobilizzare immediatamente il giovane nigeriano; a venti minuti dall’atterraggio, secondo le testimonianze raccolte dai media americani, s’e’ avvertito uno scoppio,seguito subito da fumo e scintille.
”Abbiamo sentito questo botto – racconta Syed Jafri alla Cnn- tra la sorpresa generale. Pochi istanti dopo, delle luci, come delle fiamme, e del fumo. Ci sono stati momenti di panico, ma immediatamente in tanti si sono avvicinati alla zona da cui proveniva il rumore, con acqua, coperte ed estintori. E’ stato meraviglioso vedere come tutti abbiano collaborato. Un ragazzo giovane – prosegue il racconto del testimone – e subito alcuni altri si sono subito occupati di bloccare il sospettato, accompagnandolo nella parte anteriore dell’aereo, nella zona della prima classe, dove e’ rimasto sino all’atterraggio che si e’ svolto senza nessun problema. Sono stati 10-15 minuti di panico, non di piu’, tra chi sedeva nelle sei-sette file vicine al terrorista. Probabilmente – conclude Syed – il resto dell’aereo non s’e’ accorto di nulla”.
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