Deportati genitori di 72mila bambini cittadini americani negli Stati uniti
Le autorità americane lo scorso anno hanno deportato 72mila immigrati che hanno figli nati negli Stati Uniti, e quindi sono cittadini americani. È quanto emerge da un rapporto del Congresso, ottenuto dal sito americano Huffington Post. Secondo il documento inviato al Senato lo scorso aprile, sono stati precisamente 72.410 gli immigrati senza documenti deportati anche dopo aver affermato di avere uno o più di un figlio nato negli Stati Uniti. Le nuove accuse all’amministrazione Obama per la politica delle deportazioni arrivano mentre da settimane negli Stati Uniti fanno discutere le notizie di decine di migliaia di minori, alcuni anche di due anni e mezzo, che sono stati fermati dalla polizia di confine mentre cercavano di entrare da soli negli Stati Uniti.
Obama, che ha visto la sua riforma dell’immigrazione bloccata dai repubblicani al Congresso, si trova quindi tra due fuochi, attaccata dai repubblicani che accusano le politiche di Obama di attirare nuovi immigrati e dai gruppi che difendono i diritti dei migranti chiedendo di rallentare il numero delle deportazioni. I bambini nati negli Stati Uniti hanno automaticamente la cittadinanza, a prescindere dello status dei genitori, e secondo un rapporto del 2013 vi sono 4,5 milioni di bambini americani che hanno almeno un genitore senza documenti. Quando i genitori vengono deportati, a volte i bambini partono con loro, a volte rimangono, se uno dei genitori ha i documenti o con un altro membro della famiglia. Ma in alcuni casi vengono dati in affidamento a famiglie americane.
Negli ultimi mesi, Obama ha ricevuto molti appelli a non dividere le famiglie. Se molti dei genitori deportati hanno commesso dei crimini, fa discutere il fatto che una buona percentuale, circa 10.700 sono stati deportati senza aver ricevuto nessuna condanna.