Detta anche la Perla del Gargano, è uno dei gioielli della Puglia
Situata nel bel mezzo del Parco Nazionale del Gargano, Vieste, adagiata sul magico litorale Adriatico, è una delle località costiere che più contribuisce a rendere speciale la già incantevole Puglia. Celebre per le sue spiagge, è stata più volte insignita della bandiera blu per la limpidezza delle acque cristalline che lambiscono la sua costa, trenta chilometri di cielo e mare lungo i quali è possibile lasciarsi affascinare da piccole cale, sabbia fine e spiagge meravigliose attrezzate con stabilimenti che garantiscono ombrelloni, lettini ed alcuni anche intrattenimento per i suoi ospiti.
Tra le più note Vignanotica, Pugnochiuso, San Felice, San Lorenzo, Crovatico e Sfinalicchio. E poi torri costiere, trabucchi ed altri luoghi legati al mare che hanno consentito a questa città di essere un vero e proprio punto di riferimento per il turismo pugliese. Gli amanti delle immersioni potranno inoltre godere di fondali fantastici e andare alla scoperta delle numerose grotte marine che li popolano.
In questo incantevole paesaggio marittimo si inserisce la ‘spiaggia del castello’ con uno dei monumenti naturali più celebre della zona, ‘pizzomunno’, l’inconfondibile faraglione di calcare che con la sua altezza pari a 26 metri è un vero e proprio simbolo per la cittadina garganica, recentemente ancora più alla ribalta delle cronache italiane grazie alla canzone portata da Max Gazzè al Festival di Sanremo, incentrata sulla celebre leggenda del monolite secondo la quale il pescatore Pizzomunno fu tramutato in blocco di pietra da alcune dee del mare, gelose del suo amore per Cristalda, una splendida fanciulla figlia di un dio del mare con la quale ogni sera si ritrovava all’isolotto di fronte alla costa.
Oltre a trasformare in pietra Pizzomunno, le dee rapirono anche la bella Crisalda e la trascinarono e incatenarono nelle profondità marine. Pizzomunno tentò di salvarla, ma pare che l’indomani mattina dei pescatori lo ritrovarono trasformato in quel monolite che ancora oggi si erge sulla spiaggia lambito dalle onde del mare.
La storia vuole che ogni cento anni, nel plenilunio di agosto, i due si incontrino per stringersi ancora in un tenero abbraccio quando la donna viene liberata dalle catene ed il suo amante da pietra torna ad essere uomo. Ma Vieste non è solo mare e leggende. Incantevole anche la parte vecchia della città, un groviglio di strette viuzze in mezzo a case bianche tra scalini, ripide salite e archetti, tutte caratteristiche di questa parte del Gargano.
Nel suo borgo medievale troviamo la Cattedrale di Santa Maria Assunta risalente all’XI secolo e soggetta, nel corso degli anni, a vari rimaneggiamenti. Da visitare anche il Museo malacologico che, nato come negozio di souvenir e conchiglie negli anni Settanta, pian piano si è arricchito di pezzi di una certa importanza e ad oggi oltre a conchiglie provenienti da tutto il mondo, espone alcuni fossili e vende gioielli con sfavillanti pietre preziose.
Per chi volesse poi allargare il raggio della visita, ci sono ottime escursioni che prendono il via proprio da Vieste: una delle più gettonate è quella alle Isole Tremiti, San Domino, San Nicola, Capraia e Pianosa. Vieste fa parte del Parco Nazionale del Gargano e rientra anche all’interno della Foresta Umbra, uno dei luoghi naturalistici dell’Italia meridionale che presenta maggiore varietà di specie vegetali e animali.
La foresta, ideale da visitare in mountain bike è attrezzata con numerosi sentieri pedonali per immergersi nel verde e nel silenzio della sua natura incontaminata..