Quest’anno non ci sarà solo un’influenza, ce ne saranno due. Oltre al virus “normale” ce ne sarà uno nuovo, l’A-H1N1, più conosciuto come virus dell’influenza suina. Per questo sono stati messi a punto due distinti vaccini.
Per la vaccinazione contro la normale influenza basterà che gli adulti si facciano fare un’iniezione sul muscolo deltoide, in prossimità della spalla, mentre i bambini sono vaccinati con una puntura sulla gamba. Il vaccino sarà disponibile a metà ottobre.In Italia saranno vaccinati gratuitamente tutti coloro che hanno compiuto 65 anni e anche i pazienti di qualsiasi età che soffrono di malattie croniche. Va da sé che bisogna chiedere al proprio medico se si rientra in queste ultime categorie di persone. Tutti gli altri che non hanno l’età, possono sempre farlo, ma devono acquistare il vaccino in farmacia, in quanto per loro non è gratuito.
Per quanto riguarda, invece, l’influenza suina, tecnicamente la vaccinazione avviene allo stesso modo, ma cambiano le modalità.
Ad esempio, in Italia i vaccini sono 24 milioni (anche se si prevede di portarli a 48) e le persone saranno convocate con una lettera a partire dalla prima metà di novembre.
A distanza di un mese saranno convocati nuovamente per un’iniezione di richiamo.
Dopo il 31 gennaio 2010 saranno convocati i bambini e i ragazzi, anche se sani, tra i 2 e i 27 anni di età.
Si è scelto di vaccinare questa fascia di età perché, frequentando asili, scuole e università, corrono maggiormente il rischio di essere contagiati e di contagiare. In questo modo si può limitare il contagio senza vaccinare tutta la popolazione. La vaccinazione, comunque, per legge non è obbligatoria, anche se è consigliabile.
C’è chi, come il professor Fabrizio Pregliasco, virologo di fama internazionale e docente presso l’Università degli Studi di Milano, consiglia una terza vaccinazione, quella antipneumococcica, cioè una vaccinazione contro un batterio chiamato pneumococco, che è il primo responsabile delle polmoniti batteriche che sopraggiungono dopo l’influenza.
Questa terza vaccinazione è una protezione in più, consigliabile a chi ha malattie croniche di vario genere o a chi vive in comunità, come i lungodegenti in ospedali o in case di riposo.
Oltre alla vaccinazione, si possono prendere misure cautelari per evitare di esporsi a rischi inutilmente. Queste precauzioni consistono soprattutto nel lavarsi le mani frequentemente, in particolare dopo aver toccato oggetti che potrebbero essere stati toccati da persone affette dal virus; nel non portarsi le mani alla bocca prima di essersele lavate; nell’arieggiare per almeno 5 minuti le stanze in cui si soggiorna per diminuire la concentrazione dei virus eventualmente presenti nell’aria; nell’evitare, come detto, luoghi affollati e nello stare lontano da persone con sintomi da raffreddore o da influenza. Infine, una parola sulla dieta: privilegiare frutta e verdure fresche, specialmente uva ed agrumi.
L’uva contiene il resveratrolo, una sostanza che rinforza le difese immunitarie e agisce bloccando la replica del virus influenzale; gli agrumi sono ricchi di vitamine e proteggono le cellule delle alte vie respiratorie dall’aggressione dei virus.