Previsti piani d’intervento straordinario in presenza di emergenze sanitarie
La proposta del disegno di legge che riguarda i vaccini “sull’obbligo flessibile” è composta da 7 articoli e firmata dai senatori Stefano
Patuanelli (M5S) e Massimiliano Romeo (Lega). Secondo quanto richiesto, solo in caso di emergenze sanitarie si potranno adottare piani straordinari d’intervento con l’obbligo di effettuare una o più vaccinazioni per determinate coorti di nascita e per gli esercenti le professioni sanitarie, con l’obiettivo di mantenere il livello di sicurezza delle coperture.
Si punta a promuovere l’adesione volontaria e consapevole alle vaccinazioni previste. Per questo sono previsti dei piani di comunicazione coordinati da un Comitato permanente per la verifica dell’erogazione del Livello essenziale delle prestazioni assistenziali (Lea) e per verificare semestralmente il rispetto degli obiettivi di prevenzione vaccinale. Il mancato rispetto di questi piani straordinari di intervento potrà prevedere sanzioni da 100 a 500 euro, nonché l’impossibilità di frequentare le scuole fino ad avvenuta vaccinazione.
Il nuovo Piano vaccinale nazionale individuerà e aggiornerà ogni cinque anni gli standard minimi di qualità delle attività vaccinali, così come gli obiettivi da raggiungere su tutto il territorio nazionale. Il mancato raggiungimento degli obiettivi indicati a livello nazionale da parte delle Regioni costerà loro la possibilità di accedere alla quota del Fondo sanitario nazionale che la nuova legge intende vincolare per la prevenzione vaccinale. La ministra della Salute Giulia Grillo, inoltre, conferma il regime di autocertificazione esteso a tutto il 2018 perché, spiega il ministro, “Lorenzin non ha istituito l’Anagrafe vaccinale nazionale e non volevamo caricare il cittadino di un onere ulteriore costringendolo a fornire tutta la documentazione”.
In questo modo, a settembre tutti gli scolari potranno accedere a scuola, anche a nidi e materne, purché i genitori presentino l’autocertificazione di avvenuta vaccinazione o la prenotazione. E per chi dichiara il falso scatterà il profilo penale.
Per quanto riguarda l’Anagrafe vaccinale nazionale, prevista dalla legge Lorenzin, è importante per l’attività di raccolta dei dati vaccinali regionali tanto che il governo giallo-verde destina 2,5 milioni di euro per la creazione dell’Anagrafe, più 185mila euro per la completa realizzazione nel 2018 e 80mila euro a partire dal 2019.
L’importanza dell’Anagrafe è dovuta al fatto che sarà utile per allertare tempestivamente eventuali abbassamenti delle coperture che necessitano dei Piani straordinari d’intervento.