Se da un lato c’è chi vuole obbligare l’uso del Green pass per invogliare la gente a vaccinarsi, dall’altro c’è chi sceglie soluzioni più invitati come la Svizzera che offre golosissime torte a chi si vaccina spontaneamente…
In Francia
In Francia il presidente della Repubblica Emmanuel Macron lo ha deciso: vuoi avere una vita sociale? Allora ci vuole il Green Pass che diventa obbligatorio per poter frequentare quei luoghi pubblici a contatto con gli altri. All’indomani dall’annuncio sono esplose le prenotazioni per il vaccino anti Covid. La decisione di rendere il vaccino “obbligatorio” senza renderlo ufficialmente obbligatorio, però, ha scatenato la rabbia del popolo francese che – in quasi 114mila persone – è sceso in piazza per protestare contro le misure annunciate lunedì scorso dal Presidente francese. Nello specifico, Macron ha reso obbligatorio il pass sanitario a partire da agosto nei trasporti (aerei, pullman e treni), per entrare nei ristoranti, nei bar e l’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario.
In Italia
Mentre la Francia si trova a dover placare gli animi accesi per questa decisione, in Italia il governo di Mario Draghi sta vagliando l’idea di seguire in parte il “modello Macron”. Si sta pensando, infatti, di rendere obbligatorio il Green pass per avere accesso a tutti i luoghi pubblici a rischio assembramento. In questo modo si vuole convincere la popolazione a vaccinarsi senza dover rendere obbligatorio il vaccino. Secondo questo nuovo decreto, previsto questa settimana, occorrerà il Green pass per salire su treni, aerei e navi, entrare in cinema, teatri o sale concerti, frequentare palestre, piscine, discoteche e andare a vedere una partita, rimangono per adesso esclusi bar, ristoranti e negozi al chiuso. Spetterà ai gestori dei locali e dei trasporti accertarsi che i loro clienti siano in possesso del pass anti Covid, pena cinque giorni di chiusura per i locali e 400 euro di multa per chi è senza certificazione. Tutto questo non sarebbe necessario se la gente si vaccinasse.
“Non possiamo obbligare le persone a vaccinarsi, però chi non lo vuole fare avrà meno opportunità o, quanto meno, dovrà eseguire un tampone antigenico ogni volta che vorrà frequentare luoghi affollati o usare i mezzi pubblici”, ha spiegato Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Speranza.
Fortemente convinto dell’utilità dell’obbligo del Green Pass Enrico Letta, per il quale “è lo strumento che ci consentirà di salvare noi stessi e molte altre vite. Ci ricordiamo un anno fa dove eravamo e cosa facevamo? Pensavamo che fosse tutto finito e poi improvvisamente le cose hanno preso un altro verso, negativo. Allora io credo che sia fondamentale sapere che le scelte che facciamo ora sono fondamentali e non che il menefreghismo ci salverà”, facendo riferimento al leader della Lega Matteo Salvini che, invece, è di tutt’altra idea, sostenendo che tale obbligo sarebbe “un casino totale”.
L’Italia non abbandona neanche l’idea delle zone “a colori”, ma stanno cambiando i parametri per definirli, mentre per molte regioni italiane si fa sempre più concreta l’idea di rientrare in zona gialla ma senza coprifuoco: tornerà obbligatorio l’uso delle mascherine all’aperto, il distanziamento, il divieto di assembramento, il numero massimo di persone per tavolo e il prolungamento dello stato d’emergenza.
In Svizzera
È chiaro che dalla Svizzera guardiamo con molta attenzione le decisioni italiane, sappiamo benissimo che molti dei nostri connazionali attendono le ferie estive per tornare in Italia, così come anche che molti svizzeri amano e apprezzano le vacanze nel Belpaese. Non si parla ancora di decisioni come quella francese sull’uso del pass sanitario obbligatorio, ma si guarda con una certa preoccupazione l’aumento dei contagi da inizio luglio, ovvero con l’allentamento delle ultime restrizioni. Tanto che la direttrice dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) Anne Lévy ammette senza giri di parole “non ci aspettavamo che aumentassero così tanto e così rapidamente”. Si vuole così invogliare la popolazione a vaccinarsi, poiché molte persone sopra i 50 anni ancora non lo sono. L’unica mossa per ora messa in atto dall’UFSP per invogliare gli svizzeri a vaccinarsi spontaneamente è quella di offrire delle torte sulla Piazza federale a Berna. Prima il dolce e poi l’amaro: chi accetterà il dolce invito di oggi dalle 13.30, potrà poi accomodarsi in un apposito camion dove sarà possibile farsi vaccinare spontaneamente.
A parte le dolci e originali campagne vaccinali elvetiche, nel frattempo la ricerca va avanti e proprio dalla Svizzera giungono novità interessanti e soprattutto utili nella lotta al Covid-19. Dei ricercatori svizzeri, infatti, hanno sviluppato un nuovo esame del sangue particolarmente sensibile per quantificare il volume di anticorpi neutralizzanti contro diverse varianti del virus. Il test è stato sviluppato da un gruppo di ricercatori del Politecnico federale di Losanna (EPFL) e dell’Ospedale Universitario vodese (CHUV) e permette di rilevare in poche ore se il sistema immunitario ha formato armi efficaci contro il Covid-19. Ciò significa che attraverso questo esame sierologico, si può verificare la presenza di anticorpi contro il Covid e se siano anticorpi sviluppati dopo il vaccino o dopo una precedente esposizione al virus. Il test è disponibile presso il Dipartimento di Immunologia e Allergologia dell’Ospedale universitario di Losanna e può essere effettuato al costo di 100 Franchi su richiesta del medico.
Il virus ancora avanza, ma anche la ricerca. Dobbiamo continuare a fare la nostra parte e cercare di contribuire tutti alla lotta contro la diffusione del Covid-19 e fino adesso vaccino risulta essere il mezzo più adatto, si eviterebbero inutili e confusionarie controversie come l’obbligo o meno del pass sanitario (anche se l’idea del dolce conforto non dispiace!). Le vacanze chiamano, rispondiamo con il vaccino!
Redazione La Pagina