Uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento di primo Ottocento, il Forte di Bard, rimasto pressoché intatto dal momento della sua costruzione, è oggi un’interessante meta turistica per gli appassionati di natura ma anche di arte. La piazzaforte, situata in Valle d’Aosta, è infatti una delle strutture più apprezzate dagli appassionati di storia, dalle scolaresche e dalle famiglie con ragazzi grazie ai numerosi servizi culturali e didattici offerti.
La fortezza si articola in tre edifici, posti su diversi livelli, tra i 400 e i 467 metri: dal più basso, l’Opera Ferdinando, a quello mediano, l’Opera Vittorio, al più alto, l’Opera Carlo Alberto, per un totale di 283 locali. L’Opera Ferdinando si presenta a forma di tenaglia ed è costituita da due corpi di fabbrica, l’Opera Ferdinando Inferiore e l’Opera Ferdinando Superiore.
L’Opera Mortai, collocata alle sue spalle, e l’attigua Polveriera, ospitano i locali destinati ai laboratori didattici. A circa metà della rocca sorge l’Opera Vittorio, che ospita “Le Alpi dei Ragazzi”, un percorso interattivo interamente dedicato ai più giovani che, attraverso un gioco, possono cimentarsi in un’ascensione virtuale del Monte Bianco. Al culmine del rilievo, la più imponente delle tre opere è formata da una cinta su cui si appoggiano tutti i fabbricati e che racchiude al suo interno l’Opera di Gola, con il relativo cortile, posta a difesa del lato sud, e l’Opera Carlo Alberto con il grande cortile quadrangolare della Piazza d’Armi, circondato da un ampio porticato. Il primo piano dell’Opera Carlo Alberto ospita il Museo delle Alpi. La sommità della rocca è facilmente raggiungibile grazie agli ascensori panoramici che dal borgo di Bard, ai piedi del Forte, consentono l’accesso all’Opera Carlo Alberto e al Museo. Quest’ultimo conta 29 sale e presenta gli aspetti geologici, naturalistici, geografici, storici e antropologici delle montagne per antonomasia.
Daniele Jalla e Alain Montferrand hanno dato un’impostazione moderna al museo grazie anche all’impiego di innovative tecnologie audiovisive per attirare l’attenzione ed emozionare grandi e bambini. Inoltre, il complesso monumentale ospita al suo interno anche punti di ristoro, esercizi commerciali legati ai musei e un accogliente hotel de charme. Tutte le strutture vantano gli arredi del famoso designer Vico Magistretti, realizzati dallo Studio “È De Padova”.
Il Forte di Bard viene inoltre usato per ospitare mostre temporanee di vario tipo. Tra le mostre c’è da segnalare Wildlife Photographer of the Year, fino al 25 marzo negli spazi della fortezza. L’esposizione nasce dal concorso fotografico indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con il BBC Wildlife Magazine e presenta 97 splendide immagini di contesti naturalistici con specializzazione wild, ossia animali allo stato selvatico. Tra le tante immagini in mostra al Forte di Bard c’è anche quella scattata dal vincitore del Veolia Environnement Young Wildlife Photographer of the Year (premio per il miglior fotografo di età inferiore ai 17 anni): la foto è “Clash of the yellowhammers”, del giovane scozzese Fergus Gill, che ritrae due zigoli che litigano per accaparrarsi i chicchi d’avena in un giorno di neve.
Le foto sono state selezionate sulla base della loro valenza artistica oltre che per la maestria nell’uso delle tecniche fotografiche, ma con un’ampia varietà di soggetti e di stili: ritratti indimenticabili per la loro umanità e unicità.
Il percorso espositivo è inoltre arricchito da musica di ambientazione e da due proiezioni: la prima, dal titolo “From Pole to Pole”, presenta una rassegna di immagini fotografiche premiate nelle precedenti edizioni, dall’Artico all’Antartide, passando attraverso i vari continenti.
La seconda è invece dedicata al tema dei cambiamenti climatici.
Insomma, Wildlife Photographer of the Year rappresenta un’esposizione di scatti naturalistici in una cornice da favola.
(In alto alcuni scatti tratti dal sito www.nhm.ac.uk/wildphoto)