Si è svolto il terzo congresso Unia in cui si sono discussi strategia e punti chiave per il futuro del sindacato svizzero che opera con successo da otto anni
Dopo otto anni di piena attività il sindacato Unia ha sciolto sabato 1° dicembre il terzo congresso aperto lo scorso 29 novembre: 3 giorni in cui si sono discusse più di 200 mozioni per determinare la strategia che sindacato intraprenderà per i prossimi quattro anni.
Alla presenza di oltre 400 delegati e 300 invitati il consigliere federale Alain Berset ha preso parte al congresso con un intervento iniziale in cui ha ringraziato i delegati per l’importante ruolo svolto in favore della democrazia e ha assicurato di condividere con il sindacato la voglia di garantire la sicurezza sociale. Purtroppo, però, il consiglierefederale socialista non ha ricevuto solo consensi da parte del vasto pubblico presente in sala, ma è stato vittima di una protesta molto rumorosa. Durante il primo giorno, la presidente dei delegati di Unia, Ursula Mattman, ha colto l’occasione per criticare l’innalzamento a 65 anni dell’età di pensione per le donne, annunciato più di una settimana fa dal “ministro” dell’interno. Numerosi delegati, così, hanno manifestato il loro appoggio alla critica con “un’azione di protesta rumorosa”, come è stato riportato da una nota diffusa da Unia. Ma il congresso, svoltosi a Zurigo, è stato anche l’occasione per mostrare i lati positivi del sindacato. A questo ci ha pensato il copresidente di Unia, Renzo Ambrosetti, che si è rallegrato di annunciare che il più grande sindacato della Svizzera ha registrato quest’anno una crescita dell’1%, con circa 2000 nuovi affiliati. Particolarmente positivo è l’aumento della quota femminile, che è stata ancora più importante e costante negli ultimi anni, in particolare nel settore terziario. Per Ambrosetti, questo successo è stato reso possibile grazie all’impegno dei membri del sindacato e dalla loro capacità di organizzare campagne e scioperi. “Un sindacato che non può fare scioperi e azioni di protesta, non è un sindacato. E non otterrà nulla nemmeno al tavolo delle trattative”, ha affermato Ambrosetti. Tra le novità che quest’anno caratterizzeranno il sindacato è la presenza femminile nei vertici dell’organizzazione. Infatti nell’ambito del congresso dell’Unia Vania Alleva è stata eletta copresidente del sindacato con 253 voti su 339 dei delegati. La 43enne con doppia cittadinanza svizzera e italiana è la prima donna ai vertici dell’organizzazione.e sostituisce Andreas Rieger, che per motivi di età non si è ripresentato. Il 59enne Renzo Ambrosetti resta copresidente: il ticinese è stato rieletto pure con 253 voti e intende rimanere in carica ancora poco più di due anni.
La Alleva è cresciuta in una famiglia italiana a Zurigo. Dopo la maturità ha studiato all’università di Roma. Una volta rientrata in Svizzera ha lavorato come giornalista e insegnante, inoltre è diventata responsabile della migrazione dapprima al Sindacato edilizia ed industria (SEI) e poi all’Unia. Presso quest’ultima negli ultimi quattro anni ha diretto il settore dei servizi. La 43enne è anche vicepresidente dell’Unione sindacale svizzera (USS).
Al centro del suo discorso la Alleva ha posto la dignità e la protezione dei lavoratori. Come figlia di operai essa conosce le loro preoccupazioni e le loro necessità. Compito del sindacato è impegnarsi per il rispetto e i diritti dei dipendenti e a favore di un’economia orientata alle persone e non al profitto.
Nel comitato direttivo sono stati eletti anche il consigliere nazionale Corrado Pardini (PS/BE, industria), Nico Lutz (edilizia), Aldo Ferrari (artigianato) e Martin Tanner (responsabile delle finanze). Entrano nell’esecutivo anche Rita Schiavi, Corinne Schärer e Pierluigi Fedele.
Durante il congresso i delegati hanno approvato un documento sull’estensione della previdenza per la vecchiaia. Con ampia maggioranza sostengono inoltre l’iniziativa dell’USS per un aumento del 10% dell’AVS. Resta invece da discutere la rivendicazione di una tredicesima mensilità dell’AVS che verrà esaminata dal comitato direttivo.