Tutti sanno che i broccoli, insieme ai cavoli, sono delle verdure antitumorali, però, per mantenere intatte le loro proprietà, vanno cotti al vapore e al massimo per cinque minuti. Lo rivela uno studio presentato dagli esperti dell’Università dell’Illinois di Urbana-Champaign a Chicago, nel corso della conferenza dell’Istituto americano per la ricerca sul cancro. Gli esperti hanno messo alla prova diversi metodi di cottura dei broccoli, gli ortaggi dalla più spiccate virtù protettive contro il cancro, che sono sgradevoli da consumare crudi, per capire come non distruggere il loro contenuto di sostanze benefiche per la salute.
Ebbene, hanno scoperto che la bollitura e la cottura al microonde distruggono la mirosinasi, un enzima che serve a produrre il principio antitumorale dei broccoli, il sulforafano, cancellando le loro virtù protettive. La cottura al vapore, invece, rispetta la mirosinasi, ma i broccoli vanno cucinati solo per cinque minuti. Chi li preferisce bolliti può comunque consumarli con altri cibi contenenti mirosinasi, come ravanelli, senape e rucola.
Consumare ogni giorno una manciata di mandorle fa bene alla salute del cuore e a quella delle arterie. Lo dice uno studio condotto dagli esperti americani della Tufts University di Boston e pubblicata sulla rivista specializzata Journal of Nutrition. Gli scienziati hanno esaminato gli effetti sulla salute di questa frutta secca su tre gruppi composti da tredici persone, uomini e donne, a ciascuno dei quali sono state proposte tre diverse aggiunte alla normale alimentazione: queste persone, in pratica, non dovevano cambiare abitudini ma inserire nei propri pasti quotidiani gli alimenti segnalati dai ricercatori. Ai pazienti del primo gruppo gli esperti hanno chiesto di consumare ogni giorno anche settanta grammi di mandorle sgusciate; a quelli del secondo gruppo, una tortina dolce e trentacinque grammi di mandorle; a quelli del terzo gruppo, due tortine dolci. Al termine dello studio, dopo tre mesi, i ricercatori di Boston hanno analizzato il sangue e lo stato delle arterie di tutti i pazienti: hanno così scoperto che i pazienti del primo gruppo erano quelli nelle migliori condizioni perché le pareti dei loro vasi sanguigni erano le più pulite da accumuli di colesterolo. E’ merito, concludono gli esperti, di sostanze come la vitamina E e i flavonoidi, delle quali le mandorle sono ricche, che hanno la funzione di spazzare via i radicali liberi, le sostanze di rifiuto che il nostro corpo produce e che rendono le arterie più facilmente “sporcabili” dal colesterolo.
Ancora sul cuore e sulle arterie. Mangiare fragole almeno tre volte alla settimana aiuta a prevenire il rischio di essere colpiti da infarto. Lo conferma uno studio condotto dagli esperti della Harvard School of Public Health di Boston, negli Usa, e pubblicato sulla rivista “circulation”. Gli studiosi hanno esaminato per diciotto anni un gruppo di quasi centomila persone alla ricerca di una relazione tra alimentazione quotidiana e rischio d’infarto: in questo modo hanno scoperto che quanti mangiano regolarmente frutta e verdura hanno un rischio inferiore del 15% rispetto a chi non ne consuma. In coloro poi che come frutta mangiano fragole almeno tre volte alla settimana, il rischio si riduce del trenta per cento.
Bere ogni giorno quattro o più tazzine di caffè può aiutare chi ha già sofferto di cancro alla prostata a ridurre il rischio che la malattia ricompaia. E’ quanto emerge da una ricerca condotta dagli esperti del Fred Hutchinson Cancer Research Center of Seattle, negli Usa, e pubblicato sulla rivista medica specializzata Cancer Causes & Control. Gli scienziati statunitensi hanno esaminato mille pazienti, già curati con successo per un tumore alla prostata, con una particolare attenzione alla salute e all’alimentazione quotidiana. Cinque anni dopo, hanno ripetuto test ed esami: hanno così scoperto che i più forti bevitori di caffè erano quelli che meno erano stati colpiti nuovamente dallo stesso tumore. Per loro, il rischio di una recidiva della malattia era dimezzato.