Verso la riapertura, ma la Svizzera non è la prima della classe

Da oggi prendono avvio le nuove regole che ci permettono una maggiore libertà, un piccolo passo in più verso la tanto auspicata normalità che ormai manca da un anno. A piccole dosi, ma che ben vengano queste gocce di libertà, un toccasana per la serenità mentale di tutti, ma che nello stesso tempo permette di testare fin dove possiamo spingerci. Purtroppo il virus non è così conosciuto e non abbiamo nessun manuale di istruzione: la prudenza non è mai troppa.

Ma quel che c’è di bello questo primo di marzo è che da oggi possiamo tornare a fare i nostri acquisti nei negozi. Gli esercizi commerciali hanno riaperto, la gente può scegliere di persona i propri acquisti e fare shopping come una volta, anche se con dovute precauzioni: è questa la novità più rilevante, insieme alla riapertura di musei, zoo e impianti sportivi all’aperto. Non è ancora tempo per i ristoranti e i bar, che possono continuare l’attività di asporto, così come vale lo stesso anche per le discoteche e casinò che rimangono chiusi fino al 22 marzo, data della prossima fase di allentamento delle misure anti-Covid. La cautela non è mai