Ecco cosa si prevede cambierà secondo le più recenti indiscrezioni Probabilmente fuori l’art 18
Più farmacie, più licenze per i taxi, più notai, addio alle tariffe minime per i professionisti, gare pubbliche per le concessioni delle spiagge: sono queste le principali misure contenute nel decreto liberalizzazioni cui sta lavorando il Governo che, dopo un primo giro di tavolo al consiglio dei ministri nei giorni scorsi, accelererà il passo nei prossimi giorni per arrivare al varo il 19 gennaio. Nella ‘bozza’ che circola c’è anche una deroga per l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori anche se, secondo quanto si apprende, la norma potrebbe essere non inserita nel testo definitivo. Continuano intanto le proteste delle categorie colpite mentre la Cgia di Mestre avverte che negli anni le liberalizzazioni non hanno portato risparmi ai consumatori, ma sono costate alle famiglie italiane quasi 110 mld di euro (109,6 mld di euro, 286 euro l’anno a famiglia). Solo l’apertura del mercato dell’energia elettrica ha dato risultati positivi. Altroconsumo stima invece notevoli risparmi per i cittadini: 500 milioni annui dall’apertura di nuove farmacie, oltre 3 miliardi di euro per il sistema Italia (circa 150 euro all’anno per famiglia) dalle misure sui carburanti, un calo del 30% delle tariffe dalla liberalizzazione delle professioni. Ecco tutte le novità secondo quanto scritto nelle diverse bozze del decreto legge circolate negli ultimi giorni: si parte dalla non applicazione dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori in caso di fusione tra due aziende sotto i 15 dipendenti che non superino la soglia dei 50 dipendenti nella costituenda. Quindi in caso di incorporazione o fusione di due o più imprese che occupano 15 o meno dipendenti, il numero di prestatori d’opera per la non applicabilità dell’art 18 è elevato a 50.
Questo è quanto indicato nella bozza del decreto, che nell’ultima versione presenta però un appunto a penna: tre punti interrogativi, lasciando intendere che la materia potrebbe essere rinviata all’attenzione del ministro del Lavoro Elsa Fornero. Per quanto riguarda invece i taxi, le licenze saranno fornite dall’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture, che potrà decidere quante licenze rilasciare per ogni Comune. E veniamo ai commercianti che potranno decidere in autonomia il periodo nel quale effettuare sconti, saldi o vendite straordinarie, la durata delle promozioni e l’entità delle riduzioni. Per quanto concerne le farmacie, il numero delle autorizzazioni è stabilito in modo che vi sia una farmacia ogni 3.000 abitanti. Nelle Regioni con un numero di farmacie inferiore al fabbisogno stimato, i farmaci di fascia C potranno essere venduti anche negli esercizi commerciali. E ancora: entro il 30 giugno 2013 sono banditi due concorsi pubblici per la nomina a notaio. Sono abrogate tutte le tariffe professionali, sia minime sia massime, viene eliminato l’obbligo di applicare i contratti collettivi di settore nel trasporto ferroviario, ed è previsto lo scorporo della rete ferroviaria dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Le azioni di Rfi dovrebbero essere cedute al ministero dell’Economia. I benzinai potranno decidere di acquistare i carburanti presso i grossisti meno cari, anche se non hanno il marchio a cui l’impianto fa riferimento. Presso le pompe di carburante sarà anche possibile vendere tabacchi, giornali e altri beni. Per quanto riguarda la concessione delle spiagge è prevista la selezione del concessionario sui beni del demanio marittimo, selezione che avverrà attraverso procedure ad evidenza pubblica, trasparenti, competitive e debitamente pubblicizzate, secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Le concessioni non possono avere durata superiore a quattro anni. Cade il ‘limite minimo’ di superficie per vendere quotidiani e stampa periodica nei distributori di benzina, nei supermercati e nelle librerie, mentre per le assicurazioni è previsto un doppio canale per i risarcimenti a seconda che sia danneggiato il veicolo o la persona. Le funzioni di Authority dei trasporti vengono assegnate all’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici o, in alternativa, all’Autorità per l’energia e il gas, che assumono il nome di ‘Autorità delle reti’.