Il tedesco della Red Bull vince il suo primo GP del Canada (29° in carriera) sfruttando la pole e rimanendo in testa dall’inizio alla fine. Alonso su Ferrari è arrivato 2°, ma è stato costretto all’ennesima, splendida, rimonta dal 6° posto in griglia. Sul podio anche Lewis Hamilton su Mercedes davanti a Webber, Rosberg, Vergne, Di Resta, Massa, Raikkonen e Sutil. Vettel guadagna altri 7 punti sul rivale spagnolo e sale a 132 punti nella classifica piloti, contro i 96 di Alonso, consolidando così la leadership. Un domino quello della Red Bull, che lascia preoccupazione e sconforto nei rivali, costretti a rincorrere la macchina che è tornata di nuovo a essere imprendibile. In Canada, su un circuito più favorevole alla Ferrari, la Red Bull si è giovata anche dell’ottima gestione delle gomme, tallone d’Achille nelle prime gare. Non basta alla Ferrari il 2° posto di Alonso (che sa di vittoria), perché Vettel è arrivato davanti e ha fatto gara a sé. Neanche alcuni errori hanno fermato la marcia straordinaria di Vettel, quando è andato a toccare il muretto con le gomme destre e uno svarione al 52° giro l’ha portato sull’erba. In gara non ha avuto rivali e il successo è arrivato meritatamente.
La gara di Alonso dimostra che la Ferrari vale molto di più di quello che fa vedere in qualifica. Ottimo il passo gara e perfetta è stata la strategia. Dunque, la vittoria di Vettel si è decisa in gran parte il sabato, visto che in gara Alonso riesce ad annullare il gap. In griglia tra Vettel e Alonso c’erano tre piloti, decisamente ostici, a complicare la gara dello spagnolo. Alonso è stato, come detto, bravissimo, e con splendidi sorpassi su Rosberg, Webber e infine su Hamilton ha limitato i danni e si è tolto la soddisfazione di superare Raikkonen nella classifica mondiale. La carenza della Ferrari è in qualifica, dove non riesce a fare la differenza. Ora rischia di perdere il contatto con la Red Bull velocissima sia in qualifica sia in gara. Per il prossimo GP a Silverstone il 30 giugno dovrà inventarsi qualcosa per stare più vicina a Vettel e per non dover sperare nei miracoli (di Alonso e della sorte) la domenica.