Prima vittoria del tedesco della Red Bull sul circuito del Nurburgring. Fallita la tattica difensivistica della Ferrari
Sebastian Vettel alla 30esima vittoria riesce finalmente a esultare davanti al suo pubblico. L’ultimo pilota tedesco a tagliare primo il traguardo sul Nurburgring è stato Michael Schumacher nel 2006. Per il campione in carica è stata dunque festa grande: Vettel ha preso il comando alla prima curva, è volato via e nei 60 giri è stato impeccabile, senza dare scampo alla concorrenza. Bravissimo anche a resistere alla pressione delle Lotus, giunte seconda con Raikkonen e terza con Grosjean. Grazie alla vittoria Vettel ha aumentato il vantaggio nella classifica piloti su Alonso giunto quarto. Lo spagnolo ancora una volta ha dovuto limitare i danni e se in casa Ferrari si continuerà ad andare di questo passo, la conquista del titolo iridato resterà un sogno. In Germania la Ferrari ha addirittura sacrificato le qualifiche (?) per una strategia di gara difensivistica, quasi “catenacciara”.
Dopo 13 giri tutto è andato in fumo, perché Alonso si è dovuto fermare prima dei 25 giri previsti del primo stint, perché non era competitivo con la strategia scelta. La Ferrari si è subito arresa, impotente davanti alla supremazia della Red Bull e delle Lotus. Alonso in 60 giri non ha effettuato un sorpasso. I punti conquistati su Vettel a Silverstone, con tanta fortuna, Alonso li ha bruciati sul circuito tedesco, tornando a 34 punti di distacco da Vettel, che è salito a 157 punti contro i 123 dello spagnolo. La missione di avvicinare Vettel è dunque fallita e non solo, perché davanti si sono piazzate anche le due Lotus. Con questi equilibri in pista rimontare sarà difficile, inimmaginabile. A Maranello non riescono a invertire i valori e la Red Bull ha il mondiale in mano. Nella prossima gara prima della sosta estiva, che si terrà in Ungheria, la Ferrari è già di fronte a un bivio: servirà la vittoria o almeno dimezzare lo svantaggio su Vettel, per non dire addio in anticipo ai sogni di gloria.