Continuano le tensioni tra la Turchia e l’Europa
“Siete liberi di definire Erdogan un dittatore, ma Erdogan non è libero di chiamarli fascisti o nazisti. Senza offese, li chiamerò fascisti fin quando loro definiranno Erdogan un dittatore”. Lo ha affermato, secondo Askanews, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un’intervista trasmessa da Cnn Turk nel mezzo delle tensioni con l’Europa, in particolare con gli stati Olanda e Germania che hanno impedito a ministri turchi di tenere comizi nei loro paesi legati al referendum.
Così la Turchia continuerà a mantenere le relazioni economiche con l’Unione Europea, ma rivaluterà i rapporti a livello politico e amministrativo dopo il referendum di aprile sulla contestata riforma costituzionale, ha poi ribadito il presidente turco.
Erdogan ha così accusato alcuni Paesi europei di consentire comizi della campagna per il ‘no’ al referendum del 16 aprile in Turchia, impedendo al contempo ai rappresentanti del governo di Ankara di intervenire a raduni a favore del ‘sì’.
Già giorni prima ad Ankara il presidente turco aveva affermato che “se l’Europa dovesse continuare in questo modo, nessun europeo in qualsiasi parte del mondo potrebbe camminare tranquillamente in strada. Noi, come Turchia, chiediamo all’Europa di rispettare i diritti umani e la democrazia”.
“La Turchia non è un Paese i cui ministri possono essere buttati fuori, i cui cittadini possono essere presi a calci”, ha poi detto Erdogan, ribadendo infine che la Turchia “non è un Paese che può essere maltrattato”.
foto: Ansa