Leuthard: “A beneficiarne saranno la popolazione e l’economia”
Il prossimo 21 maggio 2017 il Popolo svizzero sarà chiamato a esprimersi sulla revisione della legge sull’energia. Le nuove disposizioni di legge serviranno a ridurre il consumo di energia, aumentare l’efficienza energetica e a promuovere le energie rinnovabili.
Inoltre, verrà vietata la costruzione di nuove centrali nucleari. Grazie alla nuova legge, la Svizzera può diminuire la dipendenza dalle energie fossili importate e rafforzare le energie rinnovabili indigene. Gli investimenti rimarranno di conseguenza in Svizzera e non andranno all’estero. A beneficiarne saranno la popolazione e l’economia, ha sottolineato la Presidente della Confederazione Doris Leuthard ai margini dell’odierna conferenza stampa tenutasi per spiegare la posizione del Consiglio federale.
I mercati dell’energia, a seguito del calo dei prezzi dell’energia e del rapido sviluppo delle tecnologie, sono in piena trasformazione a livello mondiale. Anche i cambiamenti climatici hanno ripercussioni sull’ambiente, l’economia e la società. Con la Strategia energetica 2050, che verrà attuata gradualmente, il Consiglio federale reagisce a questi mutamenti al fine di continuare a garantire alla Svizzera un approvvigionamento energetico sicuro.
Con l’adozione della revisione della legge sull’energia, il Parlamento ha pure approvato un primo pacchetto di misure. Secondo il Consiglio federale “in questo modo si riduce il consumo di energia, si aumenta l’efficienza energetica e si promuovono le energie rinnovabili, come quella idrica, solare, eolica, geotermica e da biomassa”. Inoltre le centrali idroelettriche esistenti verranno sostenute temporaneamente poiché, a causa dei bassi prezzi di mercato, non riescono più a coprire i loro costi di produzione. La costruzione di nuove centrali nucleari sarà vietata.
Ridurre la dipendenza dall’estero
La nuova legge sull’energia rafforza la Svizzera, ha sottolineato la Presidente della Confederazione Doris Leuthard la settimana scorsa a Berna. Grazie agli incentivi, ai minori consumi di energia e alle minori quote di importazioni di combustibili fossili (quale il petrolio), sarà possibile ridurre la dipendenza del nostro Paese dall’estero e proteggere il clima. “La promozione delle energie rinnovabili indigene rafforza inoltre il settore delle innovazioni, creando investimenti e nuovi posti di lavoro in Svizzera. In questo modo il nostro Paese sarà pronto per il futuro. Molti Comuni, Cantoni e imprese hanno già intrapreso questa strada, sfruttando le opportunità offerte dal settore”.
Il Consiglio federale sottolinea anche come la promozione viene finanziata tramite il supplemento rete, portato dagli attuali 1,5 a 2,3 centesimi per chilowattora. Questa misura genera entrate supplementari pari a circa 480 milioni di franchi l’anno. Un quarto di questo introito, ossia 120 milioni di franchi, è destinato alle grandi centrali idroelettriche esistenti.
A seguito di questo aumento del supplemento, un’economia domestica composta da quattro persone pagherà circa 40 franchi all’anno in più rispetto ad oggi. Le aziende con un elevato consumo di elettricità, che si impegnano a ridurre il proprio consumo di energia, continueranno a ricevere il rimborso del supplemento rete.