Provvedimento portò a dimissioni del ministro Giustizia Taubira
Via la cittadinanza francese a chi è condannato per terrorismo. Il tanto controverso provvedimento voluto dal governo d’oltralpe all’indomani degli attacchi del 13 novembre è stato votato all’Assemblea nazionale di Parigi e, seppur con una maggioranza risicatissima, è stato approvato lo scorso mercoledì. Hanno detto sì 162 deputati francesi, 148 i contrari.
Il provvedimento, il più controverso del pacchetto di misure proposte per modificare la Costituzione da Hollande dopo gli attentati, ha già destato molte polemiche portando alle dimissioni dell’ormai ex ministro della Giustizia Christiane Taubira che era fermamente contraria.
Approvata anche un’altra misura discussa, quella che prevede l’iscrizione nella Costituzione del regime di stato d’emergenza. L’Assemblea nazionale ha già votato entrambi i provvedimenti, separatamente, ma prima di passare all’esame del Senato è ora necessario approvare il pacchetto di misure nella sua interezza.
Le proteste
Un libro scritto in gran segreto piomba sul governo di Francois Hollande e sul progetto di revisione costituzionale in chiave anti-terrorismo. L’autrice è Christiane Taubira, ex ministra della Giustizia francese che si è dimessa il 27 gennaio scorso in polemica con la riforma voluta da Hollande dopo gli attentati del 13 novembre. Una riforma che prevede, fra l’altro, la revoca della nazionalità francese alle persone con doppia nazionalità colpevoli di reati di terrorismo. Questo il punto inaccettabile per i francesi che sono scesi in piazza inizio febbraio per protestare e per la ministra che ha messo in fila tutte le sue perplessità in 100 pagine scritte in segreto e pubblicate con un tempismo non casuale, vale a dire pochi giorni dopo le sue dimissioni e qualcuno prima che il testo di legge venga preso in esame dall’Assemblea nazionale, il 5 febbraio.
Nel libro Taubira parla di una misura “inefficace” che non ha “alcun effetto deterrente”. “Che sarebbe del mondo – si chiede l’ultima voce di sinistra rimasta nel governo Hollande – se tutti gli Stati del mondo potessero espellere i cittadini considerati indesiderabili?”. Una domanda a cui Taubira ha deciso di trovare risposta fuori dal governo.
Askanews