Dopo l’aereo spezzato a Istanbul, il treno che non si ferma in tempo a Lucerna, l’incidente del treno Frecciarossa deragliato a Lodi è l’ennesima tragedia sfiorata in pochi giorni
Lodi, scampata carneficina
Sono due le vittime accertate dell’incidente del treno Frecciarossa Av 9595 Milano-Salerno, ma sarebbe potuto essere una vera e propria carneficina. Il treno è deragliato sulla linea alta velocità nei pressi di Livraga, in provincia di Lodi, oltre alle due vittime, due macchinisti di 51 e 59 anni, si contano 31 feriti, tutti i passeggeri a bordo del mezzo al momento dell’incidente. Il dato sarebbe potuto essere gran lunga peggiore se avesse interessato orari di maggiore affluenza di passeggeri. La procura di Lodi ha aperto un’inchiesta per verificare le cause del deragliamento alla base dell’incidente. La motrice del mezzo sarebbe uscita dai binari finendo prima sopra un carrello e poi contro una palazzina delle ferrovie, dove ha terminato la sua corsa. Il resto del convoglio avrebbe invece proseguito la corsa ancora con la seconda carrozza che ad un certo punto si sarebbe ribaltata. L’incidente è avvenuto proprio in corrispondenza di uno scambio dove la sera precedente sarebbe stato sostituito un ‘deviatoio’, ovvero un pezzo dello scambio stesso.
Dunque, la cattiva o sbagliata manutenzione della struttura sembra che possa essere la causa più accreditata di questo grave incidente.
“La manutenzione viene fatta costantemente, associare una manutenzione all’evento tragico mi pare assolutamente prematuro”, ha però detto il prefetto di Lodi Marcello Cardona. “C’è il magistrato sul posto e la Procura ha individuato i due tecnici per chiarire le dinamiche del gravissimo incidente. Tutto deve essere valutato, repertato e quindi non sono questioni che si dipanano dopo dieci minuti o dopo un’ora”, ha aggiunto Cardona, spiegando che “sarà un lavoro certosino, già in atto come ho riferito al ministro dell’Interno”. Ottimo invece l’intervento dei soccorsi che, conclude Cardona sono “arrivati nei tempi giusti tenendo conto che siamo in aperta campagna. I vigili del fuoco hanno fatto un lavoro straordinario”.
Il treno a Lucerna che non frena
Proprio pochi giorni fa, il 3 febbraio, un incidente di altra entità ha coinvolto un treno svizzero, un Interregio partito da Zurigo alle 9.04. L’incidente è avvenuto alla stazione di Lucerna alle 9.49, dove il treno non si è fermato in tempo ed è finito contro i respingenti posti a fine binario. Il bilancio dell’incidente è di 12 persone leggermente ferite, mentre il macchinista è rimasto illeso. Immediati i soccorsi che sono giunti tempestivamente sul posto insieme a polizia e vigili del fuoco. I feriti sono stati trasportati negli ospedali della città. Anche i danni materiali sono minimi ma il Servizio d’inchiesta svizzero ha avviato immediatamente le procedure per far luce sulle dinamiche dell’accaduto.
L’aereo che si spezza durante l’atterraggio
Non solo sui binari, questa settimana un incidente ha coinvolto un aereo, un velivolo della compagnia turca Pegasus Airlines. In arrivo da Smirne il 5 febbraio, il Boeing 737-86J, è uscito di pista in fase di atterraggio nell’aeroporto Sabiha Gokcen a Istanbul, il secondo della città, spezzandosi in tre parti. Il bilancio conta tre vittime accertate e 157 feriti tre dei quali in terapia intensiva. I 177 passeggeri sul volo sono stati tempestivamente estratti dal velivolo sul quale è scoppiato anche un incendio. Rimangono ancora incerti i motivi dell’incidente, ma sembrerebbe che il Boeing abbia iniziato le manovre d’atterraggio molto in ritardo e a una velocità troppo elevata. Anche in questo caso è stata aperta un’inchiesta dalla procura di Istanbul.