Viaggiare informati e consapevoli dei rischi sanitari è un dovere per la propria salute e quella degli altri
Prezzi dei voli scontati, mete da sogno e soprattutto voglia di evadere dalla quotidianità portano ormai turisti in tutto il mondo, soprattutto in paradisi esotici in cui, l’entusiasmo della partenza, porta a sottovalutare se il paese che ci ospiterà brevemente è a rischio di malattie infettive e quindi quali vaccinazioni sono obbligatorie. Sui forum dei viaggiatori spesso vengono poste delle domande che andrebbero fatte con largo anticipo: “Ho prenotato un viaggio in India ma ho scoperto che la tempistica della vaccinazione è troppo lunga e se rispetto il disciplinare delle vaccinazioni rischio di non partire”.
In questo caso, il rischio di non partire forse è minore del rischio di ammalarsi di tifo, polio e malaria pur avendo visto il Taj Mahal.
In Svizzera un sito da consultare è sicuramente www.ch.ch nella sezione “vacanze” dove sono ben chiari e descritti i consigli medici, i rischi per la salute e le misure precauzionali per ogni paese. Sul sito, per esempio viene segnalato un’epidemia di meningite nei paesi dell’Africa centrale e sub-sahariana oppure il rischio dell’encefalite da zecche presente in alcune aeree della Svizzera di cui abbiamo già parlato nelle edizioni precedenti.
Nel web italiano troviamo informazioni sempre accurate su www.viaggiaresicuri.it dove anche qui segnalano per ogni paese se la situazione sanitaria è a rischio e come comportarsi prima di un viaggio. Per chi vuole godersi una vacanza in Thailandia, per esempio, c’è un avviso di aumento di febbre dengue proprio sulle spiagge di Phuket mentre chi sogna un safari in Kenya è meglio che si informi come proteggersi da epatite A e colera.
Allarme anche per una meta gettonatissima in questo periodo: il carnevale di Rio! I principali rischi per la salute sono prevenibili con un vaccino ed è per questo che il Centro Europeo per il controllo delle malattie (ECDC) consiglia di regolarizzarsi con i vaccini di morbillo, rosolia, difterite, tetano e polio, epatite A, febbre tifoide e febbre gialla.
Il carnevale, che si terrà ai primi di marzo, è un evento di massa con un richiamo di quasi 500 000 turisti europei ma la zona è a forte rischio di febbre gialla. Il vaccino per questa malattia deve essere fatto almeno dieci giorni prima di partire ma non sono da escludere i pericoli derivanti da malattie trasmesse dalle zanzare. Solo nel 2018 ci sono stati, infatti, 174 mila casi di Dengue, 90 mila di Chikungunya e 8 mila casi di Zika, tutte malattie virali acute trasmesse dalle punture di questi insetti.
Anche l’agenzia Ansa segnala, attraverso un comunicato di Ecdc, che durante il carnevale è raccomandabile seguire le normali misure di igiene, adottando precauzioni per i rapporti sessuali per evitare il contagio di gonorrea, sifilide, hiv, epatite C. Se una volta tornati a casa ci si ammala, bisogna prontamente segnalare ai medici il soggiorno nel luogo turistico appena visitato ricordando che, spesso, il periodo di incubazione può essere anche di alcune settimane.