Per tutelare i giovani dagli abusi d’alcol il divieto dovrebbe valere dalle 22 alle 6
Il Consiglio federale ha trasmesso venerdì alle Camere la nuova legge sull’alcol, che prevede due progetti: la legge sull’imposizione delle bevande alcoliche e la legge sul commercio dell’alcol. Parallelamente alla liberalizzazione del mercato, ci sarà l’introduzione di un «regime notturno» per la vendita di alcol. La legge intensifica la tutela della gioventù e vieta la vendita dalle 22 alle 6 negli spacci come quelli dei distributori di benzina o nelle stazioni ferroviarie. Il Consiglio federale con questo “regime notturno” si propone di evitare gli eccessi d’alcol notturni e il vandalismo, che spesso né è la conseguenza, e mira sugli orari di consumo più problematici per ridurre il numero di punti vendita di bevande alcoliche a prezzi scontati. Il divieto non vale invece per ristoranti o discoteche, anche perché in questi locali esiste un certo controllo sociale. Per contro, i bar, i ristoranti saranno autorizzati a rinunciare a offerte speciali del tipo “happy hours” o di bibite a volontà e dovranno offrire tre diverse bibite analcoliche, meno care della bevanda alcolica più a buon mercato. La legge non cambia per quanto riguarda l’età: 16 anni per birra e vino e 18 anni per i superalcolici. Il governo ha rinunciato a misure sui prezzi. Un mirato aumento dei prezzi di tutti gli alcolici per moderare il consumo sarebbe, secondo il Consiglio federale, giuridicamente delicato e sproporzionato. Inoltre il consumo d’alcol negli ultimi anni è diminuito. La nuova legge sul commercio dell’alcol, allenterà le disposizioni applicabili alla pubblicità che saranno meno rigorose di quelle attuali. Rimarranno vietate le pubblicità che esaltano l’alcol o fanno vedere situazioni con consumo di superalcolici. Restano invariate le disposizioni per birra e vino. La legge sull’imposizione delle bevande spiritose prevede anche la liberalizzazione del mercato dell’etanolo. Di conseguenza, con questa riforma la Confederazione perderà il monopolio sulla produzione e l’importazione di etanolo e dei superalcolici. Verranno anche semplificati i procedimenti per le concessioni, che saranno sostituiti da procedimenti più facili. La riforma legislativa abolirà poi anche le norme storiche che limitano la produzione di alcol. I produttori dovrebbero beneficiare di sgravi fiscali più mirati fino al 30 per cento l’anno, che equivalgono a una perdita fiscale per la Confederazione pari a circa 13 milioni di franchi.
Gaetano Scopelliti