La Nazionale di Mancini è tutt’altra cosa rispetto a due anni fa quando, si è ritrovato soltanto macerie dopo la gestione Ventura. Il c.t. può essere soddisfatto per la crescita rapida, la giusta mentalità vincente e una solidità difensiva ritrovata insieme alla capacità di segnare. Certo gli avversari nel girone J non sono trascendentali, ma in confronto al passato contro queste avversarie gioca bene. Resta ancora molto da lavorare e si attendono i confronti con squadre più blasonate. La squadra non è ancora perfetta, ma Mancini è bravo a fare valere la qualità dei giocatori scelti e valorizzare i giovani, consapevoli dei loro mezzi. Predica pazienza e smorza le ali dell’entusiasmo, ma la sensazione è che non si tratti di un’illusione. La squadra segue con dedizione le idee di Mancini; possesso palla e gioco offensivo variato, con manovre sulle ali o accelerazioni in verticale, pressing alto ed efficace con tutti gli effetti. I risultati danno ragione a Mancini, con la qualificazione più vicina a Euro 2020, competizione che il c.t. senza giri di parole ha detto di volere vincere. Con la Grecia e soprattutto contro la Bosnia, sconfitta in rimonta, s’è vista la mentalità giusta, la capacità di sapere soffrire e reagire, convincente il secondo tempo contro i bosniaci che avevano messo sotto gli azzurri, con la loro tecnica. Positiva e giusta l’intuizione di dare fiducia a Insigne, recuperato definitivamente alla causa Nazionale (due gol nelle due gare). Rinvigorito anche Verratti (gol decisivo contro la Bosnia) che ha preso in mano l’Italia e ispira il gioco. Ma la forza della squadra non sta solo negli 11 che cominciano la partita, bensì anche nei giocatori che partono dalla panchina e dopo il cambio grazie alla loro duttilità non sminuiscono il gioco dell’Italia. Quarta vittoria su quattro gare la Nazionale si è trasformata e il merito è sicuramente di Mancini che alla nuova Italia ha dato carattere e un gioco veloce e spigliato, selezionando con acume i giocatori che si adattano al suo progetto e ha saputo tirare fuori il meglio da ognuno. Mancini cambia spesso le formazioni, dà spazio a tutti, responsabilizzandoli e l’Italia adesso gioca senza timori, si diverte e ha riconquistato l’affetto dei tifosi. Il deprimente passato che aveva gettato nello sconforto l’ambiente azzurro è acqua passata. L’Italia si gode il primato in classifica a punteggio pieno e finalmente passerà un’estate serena.
Classifica Girone J: Italia 12 punti, Finlandia 9, Armenia 6, Grecia e Bosnia Erzegovina 4, Liechtenstein 0
G.S.
foto: Ansa