“E’ come aver scalato l’Everest con le infradito”. Luciana Littizzetto non rinuncia alla battuta durante l’ultima conferenza stampa a Sanremo. Il Festival l’ha vista trionfare in un’edizione che premia la qualità e l’innovazione. Quest’anno la media delle cinque serate è stata di 11 milioni 936mila spettatori, l’anno scorso gli spettatori furono 11 milioni 122mila. E’ tempo di bilanci: “Questo è stato il festival di Fazio e Littizzetto, di Pagani, Lucio Forzano, degli autori e della squadra Rai produttiva. Una scommessa vinta”. Sono le parole di Giancarlo Leone, direttore di Rai 1. Ringrazia anche Fabio Fazio: “Sono soddisfatto al di là degli ascolti e sono orgoglioso di essere sopravvissuto fisicamente e ad aver mantenuto fede al mio impegno; un grande grazie a Luciana”.
Le votazioni nell’ultima serata del Festival di Sanremo, basate tra le media dei voti della giuria di qualità e quelli del televoto ha generato questa classifica: Marco Mengoni, Elio e le storie tese, i Modà, Malika Ayane, Raphael Gualazzi, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Chiara, Annalisa, Maria Nazionale, Simone Cristicchi, Marta sui tubi, Simona Molinari e Peter Cincotti e infine Almamegretta. Nella categoria dei giovani ha vinto il salentino Antonio Maggio.
Mengoni nella serata degli omaggi sanremesi ha rischiato riproponendo “Ciao amore ciao” di Luigi Tenco. Probabilmente è stata questa la mossa azzeccata che non ha lasciato indifferente la giuria di qualità. In quanto al televoto c’erano pochi dubbi che la classifica provvisoria che già lo vedeva primo fosse smentita. È stato un Sanremo in crescendo per il 25enne cantante di Ronciglione. Troppo emozionato la prima sera quando fu bocciata invece “Bellissimo” di Gianna Nanni e Pacifico e passò “L’essenziale” (scritta da Roberto Casalino e De Benedittis) poi via via più a suo agio. Visibilmente più rilassato durante la conferenza stampa a termine del Festival sabato sera: “Dedico la vittoria alle persone che mi sostengono, la mia crew nuova, la dedico a Luigi Tenco. E ringrazio la famiglia”.
“Non vorremmo essere etichettati come i Totocutugni del nuovo secolo”, scherza Elio. Gli Elii XXL si portano a casa oltre al secondo posto il premio della critica (“Ma noi volevamo il premio del complimento”, chiosa Rocco Tanica) e il premio dell’orchestra per il miglior arrangiamento. Per i terzi in classifica, i Modà, parla Kekko: “Il nostro obiettivo era il podio, volevo provare la libidine di cantare la canzone dopo mezzanotte perché è il mio compleanno”.
Si spengono dunque le luci del Festival di Sanremo, un Festival senza scandali, con pochi ospiti internazionali e qualche comico (Crozza e Bisio), ma con tanta musica e la straordinaria presenza di Carla Bruni e Andrea Bocelli. Avevo notato una campagna molto ampia da parte della Rai per dimostrare a tutti quanti che questo è il nuovo rinascimento sia della televisione che delle canzoni. Elio e le Storie tese ha delle capacità musicali molto elevate con originalità garantita. Spero che il premio della critica combaci con un successo nazionale. La novità di Mengoni e dei Modà, io non la vedo, al contrario di quanto propagandato fin dall’inizio della kermesse. La musica era di qualità, forse anche contemporanea, ma nulla di nuovo, ma stimo comunque Mengoni e gli altri ragazzi. Questo tsunami di elogi mi fa nascere però un grande punto interrogativo: Questo festival aiuterà la musica o esclusivamente la raccolta pubblicitaria della Rai?. Va posta attenzione per la scelta della guida del Festival 2014 per far si che non si perda l’audience.
Bruno Indelicato