Dopo la sconfitta del M5S alle Elezioni europee, ironie e sconforti sul blog di Grillo e su vari social network
“Adesso ci state prendendo in giro. Vi capisco. Mettete proprio il coltello nella piaga. Abbiamo perso. Non è una sconfitta, siamo andati oltre la sconfitta. #vinciamopoi, sì #VinciamoPoi”, questo è l’inizio del discorso che Beppe Grillo ha pubblicato sul suo blog il giorno dopo le elezioni europee, dopo aver segnato con 21,2% con il suo partito M5S un vero e proprio tracollo rispetto alle elezioni politiche del febbraio 2013: ai 5 punti percentuali mancanti, deve aggiungersi per Grillo evidentemente anche una quota di coloro (pari a circa il 42%) che non si sono recati alle urne. La campagna elettorale dell’ex comico genovese è risultata deficitaria e non ha raccolto quelle istanze anti-europeiste che invece si sono significativamente affermate nel Vecchio Continente.
“Abbiamo preso il 21-22%, abbiamo preso l’IVA, senza avere voti in nero e siamo lì senza aver promesso niente a nessuno, né dentiere né 80 euro. Io sarei anche ottimista, quindi: non scoraggiatevi. Vedo messaggi: “cosa facciamo? andiamo avanti?”, certo che andiamo avanti. Siamo la prima forza di opposizione, faremo opposizione sempre di più, sempre meglio e cercheremo di rallentare il dissanguamento, lo spolpamento di questo Paese, che ci sarà”, così continua il messaggio di Grillo sul suo blog. E così ha fatto azzittire anche le voci che si erano diffuse su un ritiro di Grillo, voci che lui stesso ha contribuito a diffondere quando prima del risultato aveva promesso “O vinciamo stavolta, o davvero me ne vado a casa”. La promessa del suo ritiro dal campo politico gli viene rinfacciata su Twitter e il suo lungo silenzio subito dopo il risultato delle votazioni autorizzava ipotesi di ogni genere. Tante anche le critiche in Rete allo slogan ideato dalla Casaleggio Associati «vinciamonoi», divenuto su Twitter un boomerang al grido di #vinciamopoi.
Ma anche un’altra frase pronunciata dal leader del M5S è stato preso di mira con commenti su social network come twitter, facebook e i vari blog: “Quest’Italia è formata da generazioni di pensionati che forse non hanno voglia di cambiare, di pensare un po’ ai loro nipoti, ai loro figli, ma preferiscono stare così” ha detto Grillo. Ma un lettore è intervenuto prontamente ribattendo: “comunque è proprio vero l’Italia non è un paese per vecchi e quindi #beppevaiacasa”, e un altro “Riassunto: dopo aver detto che se perdeva di 1 voto andava a casa, RESTA. Come i vecchi politici: DICE E NON FA!” Dall’altra parte però i sostenitori di Grillo e il M5S commentano positivamente il risultato del partito che, anche se con una differenza del 20% è comunque arrivato secondo:
“Forza M5S, siete stati grandi lo stesso. siamo 5 mln e abbiamo fiducia in voi!”, oppure “Dico a te del #pd spero che equitalia ti colpisca. Ma non ti devi lamentare. Zitti e muti #vinciamopoi ma #vinciamonoi”. Delusione certo, ma anche speranza e voglia di fare ancora di più è il messaggio che ha mandato Alessandro Di Battista, l’unico di M5S che ha commentato il risultato in maniera quasi immediata pubblicando sul suo profilo di facebook, poco dopo i risultati questo commento: “Grazie a tutti gli attivisti, a tutti i volontari, a tutti i miei fantastici colleghi che si sono impegnati come pazzi per combattere per il bene comune. Sono momenti duri e vanno vissuti tutti, fino in fondo. Io sono fiero di quel che abbiamo fatto questi mesi. Non mollerò certo adesso. Credo fermamente che il M5S andrà al governo. Il cambiamento culturale è lento, più lento del previsto, ma è inarrestabile. Buona notte a tutti. Già dalla prossima settimana continuerò con le agorà (come me faranno tantissimi colleghi) e continuerò a fare tutto quel che abbiamo fatto”.