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22 November 2024
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Cronaca

VISITA AL CERN Si impara dal vivo!

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Foto di gruppoCari lettori e care lettrici,

come già detto in un articolo precedente, il Liceo P.M. Vermigli non è solo spiegazioni, interrogazioni e verifiche. Il 02.10.2013 le classi 3°, 4°, 5° con alcuni studenti di 2°, infatti, sono state accompagnate dai professori del Liceo a Ginevra, la prof.ssa Catia Caffarel, la prof.ssa Loredana Lopez, il prof. Gianfranco Machí e la prof.ssa Mariacristina Pizzichini, per visitare il C.E.R.N (Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare), il più grande laboratorio al mondo di Fisica delle particelle, e, in particolare, il rilevatore ALICE (A Large Ion Collider Experiment). Questa esperienza è stata possibile grazie alla grande disponibilità del dottor Di Nezza, fisico e coordinatore dell’esperimento ALICE.

Inizialmente i ragazzi sono stati divisi in due gruppi che, alternandosi, hanno visitato sia la mostra “Universe of Particles”, sia la mostra “Microcosmo”. La prima era situata all’interno di un globo ligneo (di Hervé Dessimoz e Thomas Buchi) ed era dedicata all’evoluzione dell’universo e al più grande acceleratore di particelle esistente, ovvero LHC (Large Hadron Collider). Qui si poteva assistere a una riproduzione dell’immagine del cosmo, metafora della terra, delle particelle, da quelle elementari fino alle stelle e tutto questo riunito in un suggestivo e accattivante video.

La seconda mostra, invece, ha visto i ragazzi attraversare un po’ la storia del CERN  guidati dal dottor Di Nezza e ammirare modellini di LHC, molte foto, contenuti multimediali e tutto ciò perché qui i fisici cercano di trovare la vera origine del cosmo a partire dalla teoria del Big Bang. Il CERN è stato fondato nel 1954 e la prima donna a far parte del gruppo è stata l’italiana Margherita Hack. Secondo il dottor Di Nezza la cosa più bella di questo posto è il fatto che si possono trovare a collaborare un palestinese e un siriano, o, come si dice là, un tedesco e un francese senza alcun problema. Ciò significa che all’interno non c’è distinzione di lingua, religione o cultura. In seguito si è passati a vedere un altro dei punti dei quali si occupano i fisici:  capire se la forza gravitazionale si possa quantizzare, perché, se questo fosse possibile, magari si potrebbe avere una sola forza anziché quattro (forza gravitazionale, forza elettromagnetica, forza debole, forza forte), com’era probabilmente all’origine. Proseguendo, è stato osservato un modellino LHC in cui era visibile la parte di maggior importanza, quella in cui avvengono le interiezioni tra le particelle e, infine, c’era un modello in cui si poteva entrare per capirne meglio la struttura.

In seguito i ragazzi si sono spostati in pullman verso l’esperimento ALICE in Francia, a pochi chilometri dalla frontiera svizzera. Lo scopo di questo esperimento è di studiare in modo più efficiente le interiezioni fra ioni di piombo. Scendendo in gruppi di sette si poteva visitare l’interno della struttura posta a 80m sotto terra e vedere dal vivo qualcosa che solitamente si vede soltanto sui libri.

Un’esperienza molto interessante che non tutti hanno la possibilità di fare conclusasi con il rientro a Zurigo la sera stessa.

 

Veronica Bressi

Sara Screpanti

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