La poliomielite, la malattia infettiva che provoca paralisi agli arti in seguito al danno al sistema nervoso, ha gli anni contati. I programmi di vaccinazione in tutto il mondo sono iniziati nel 1988 e nel 2018, cioè dopo 30 anni, termineranno con la sconfitta della malattia. Lo ha annunciato l’Oms, l’organizzazione mondiale della sanità. Dall’inizio del programma di vaccinazione i Paesi nei quali la malattia esiste ancora si sono ridotti da 125 a 3. Nell’ultimo anno, infatti, gli unici Paesi in cui ci sono stati nuovi casi di poliomielite sono il Pakistan, l’Afghanistan e la Nigeria.
Proseguendo con la “salute in pillole”, informiamo che l’anguria non solo è gustosa ma aiuta a prevenire colesterolo e malattie cardiache, dunque andrebbe mangiata tutto l’anno. Gli scienziati che lo hanno scoperto hanno studiato in laboratorio gli effetti dell’anguria su due gruppi di topolini, nutriti entrambi con un’alimentazione ricca di grassi. Ai topolini del primo gruppo hanno fornito come bevanda semplice acqua, a quelli del secondo gruppo succo di anguria. Già dopo qualche mese i ricercatori hanno scoperto che i topolini del secondo gruppo avevano nel sangue livelli di colesterolo dimezzati rispetto a coloro che non avevano bevuto succo di anguria. La spiegazione consiste nel fatto che l’anguria contiene la citrullina, una sostanza antiossidante.
Se si consumano spesso pomodori e soia, i benefici si vedono anche nel fatto che gli uomini hanno meno rischi di ammalarsi di tumore alla prostata. Gli scienziati americani che hanno studiato i benefici di pomodori e soia hanno fatto anch’essi esperimenti su topolini. Il pomodoro e la soia somministrati ogni giorno agli animaletti sotto forma di estratti aiutano a ridurre di circa il 40% l’insorgenza del tumore alla prostata. Se consumati insieme, la percentuale sale al 50%, cioè il rischio di tumore diminuisce della metà.
Sostituire a tavola quando è possibile la carne rossa con i funghi aiuta a perdere peso. Gli scienziati della Hopkins University di Boston hanno studiato per un anno un gruppo di 70 persone con problemi di sovrappeso chiedendo a metà di essi di sostituire almeno una volta al giorno la carne rossa con una porzione di funghi champignon, quelli bianchi che si trovano nei supermercati. Hanno così scoperto che in un anno i pazienti che sostituivano la carne rossa con i funghi hanno perso in media tre chili e sei centimetri di girovita rispetto a quelli che hanno continuato a mangiare carne rossa.
Ricercatori americani hanno studiato l’alimentazione di centomila persone tra i due e i settant’anni ed hanno scoperto che spesso si riscontravano carenze di potassio e un consumo eccessivo di sodio: errori alimentari che favoriscono problemi come l’ipertensione e l’ictus. Questo si può evitare, però, mangiando spesso patate a pasta bianca, un alimento povero di sodio e molto ricco di potassio: cento grammi di queste patate, lessate o cotte al forno, forniscono buona parte della quantità ottimale di potassio.
Chiudiamo con la memoria, che è una capacità molto importante. Un pool di scienziati ha chiesto a cinque gruppi di dieci persone ciascuno di memorizzare settantadue parole compiendo, durante quest’operazione, una serie di azioni. Ai pazienti del primo gruppo hanno chiesto di stringere forte la mano destra a pugno per novanta secondi prima di iniziare a imparare a memoria una lista di parole e poi di rifarlo al momento di ricordare le parole stesse; il secondo gruppo ha fatto lo stesso però stringendo la mano sinistra; quelli del terzo gruppo hanno stretto la destra prima di imparare e la sinistra prima di ricordare; quelli del quarto gruppo hanno stretto a pugno la sinistra per memorizzare e la destra per ricordare. L’ultimo gruppo ha imparato a memoria e poi ricordato la lista di parole senza eseguire queste operazioni. Il risultato migliore lo hanno ottenuto quelli che avevano stretto la mano destra per memorizzare e la mano sinistra per ricordare. La spiegazione consiste nel fatto che questi movimenti stimolano l’attività del cervello. Se si stringono i pugni, si attivano zone del cervello coinvolte nei processi di memorizzazione.