La partecipazione elettorale delle donne è meno alta di quella degli uomini, è quanto risulta da una statistica effettuata dalla città di Zurigo dopo le votazioni del 9 febbraio 2014
È risultata un’affluenza alle urne di ben 43%, ovvero 95’000 degli 221’000 cittadini zurighese durante le votazioni del 9 febbraio 2014. Come quattro anni fa, nello stesso periodo delle votazioni comunali si sono tenute anche le votazioni federali, di cui gli argomenti nella fase precedente sono stati tema di discussioni, questo ha portato ad una mobilitazione maggiore: per l’iniziativa “contro l’immigrazione di massa” ha partecipato perfino il 55 percento degli zurighesi. Secondo Statistica Zurigo vi sono stati differenze tra uomini e donne: la partecipazione delle donne risulta del 53,6 percento, quella degli uomini invece è di 4 percento più alta e risulta di 57,1 percento.
Più evidente però le differenze si vedono nell’età di chi vota: sotto i 25 anni vota solo una persona su tre. Dopo la partecipazione sale fino all’età di pensionamento. In più risulta che chi ha appena raggiunto l’età di poter votare, quindi i 18 anni, nei primi anni ancora non va a votare. Solo con l’avanzare dell’età sale la partecipazione, più del 67% delle donne e ben 71% degli uomini tra i 65 e i 70 anni hanno partecipato alle votazioni. Mentre la partecipazione in seguito per quanto riguarda le donne diminuisce, rimane ad alto livello quello degli uomini fino all’età di 85 anni.
È aumentata inoltre negli ultimi anni la partecipazione di persone “con diritto di voto per la prima volta”, ne fanno parte i 18enni, stranieri naturalizzati e svizzeri che hanno deciso di tornare a risiedere in Svizzera. Soprattutto per quanto riguarda le persone naturalizzate da poco l’aumento di partecipazione è accentuata.
Secondo la statistica però è chiaro che più tempo una persona risiede nella città di Zurigo più probabilmente va a votare. Donne che risiedono già più di 15 anni a Zurigo partecipano per il 13% in media in più di quelle che sono venuti ad abitare a Zurigo negli ultimi 12 mesi. Per gli uomini si tratta addirittura del 18%. Il motivo sarebbe, secondo il comunicato, il crescente legame con il luogo d’abitazione e le conoscenze delle circostanze locali.