Verso la bocciatura “6 settimane di vacanze”, appare certa l’approvazione del decreto sui giochi in denaro
Fra il 17 e il 25 febbraio l’Istituto Gfs.berna ha realizzato per la SSR il secondo sondaggio in vista delle votazioni federali dell’11 marzo. Coinvolte 1.411 persone nelle tre principali regioni linguistiche. Il margine di errore è del 2,7 per cento. L’iniziativa “6 settimane di vacanze”, proposta da Travail.Suisse e sostenuta dal-la sinistra e dai sindacati, sembra avviata verso la bocciatura. I no si attestano al 63 per cento contro il 33 per cento dei sì. A due settimane dalla votazione la discussione sulle possibili conseguenze riguardo ai posti di lavoro, sembra avere il sopravvento su quella dello stress sul lavoro. Controtendenza riscontrata negli svizzero-italiani, che mostrano simpatia per la riduzione del lavoro con il 46 per cento dei consensi. Da ricordare che alcuni anni fa gli svizzeri avevano respinto la proposta di ridurre l’orario della settimana lavorativa. Trend negativo invece per l’iniziativa “Basta con la costruzione sfrenata di abitazioni secondarie!”. L’iniziativa lanciata dal-l’organizzazione Helvetia Nostra dell’ecologista Franz Weber si prefigge di limitare la costruzione di abitazioni secondarie a un massimo del 20 per cento rispetto al totale delle abitazioni di ogni comune. I problemi sollevati dai promotori sono: il rialzo dei prezzi degli immobili, la deformazione del paesaggio e la trasformazione dei comuni in “città fantasma”. I favorevoli sono al 52 per cento (9 dal primo sondaggio), i contrari sono il 37 per cento (+10), mentre l’11 per cento è ancora indeciso.
Anche per l’iniziativa sul risparmio per l’alloggio si sono ridotti i sì, ora al 49 per cento (-6), mentre i no sono saliti al 35 per cento (+13). L’iniziativa chiede di favorire fiscalmente il risparmio per l’acquisto di un’abitazione primaria o per la rinnovazione ecologica di un edificio. Con il 13 per cento di indecisi resta apertissimo l’esito della nuova legge per l’introduzione del prezzo unico del libro. Capovolta, nel secondo rilievo, la situazione a favore degli oppositori con una relativa maggioranza del 47 per cento (+8) contro il 40 per cento dei sì (-8). È complessa la situazione del prezzo del libro, causa anche il disaccordo a livello politico: governo contrario, parlamento favorevole. Per l’istituto Gfs.berna la legge sarà bocciata di misura. Senza storia invece il decreto sui provienti dei giochi in denaro, che è approvato dal 65% degli interrogati. Il controprogetto del governo prevede l’utilizzo degli utili netti di lotterie e scommesse sportive per scopi d’utilità pubblica in ambito culturale, sociale e sportivo. Secondo Gfs l’alto numero di progetti in votazione complica agli elettori la formazione della propria opinione. Forse un motivo per cui solo il 41 per cento degli interrogati si recherà quasi certamente alle urne per votare sui cinque temi, mentre il 28 per cento è ancor indeciso, di cui la maggior parte alla fine rinuncerà. Le previsioni di partecipazione di voto sono attorno al 40-45 per cento.
Gaetano Scopelliti