L’appello di Rocco De Luca, ex presidente ACLI Lucerna
Spett.le Redazione,
con la presente vorrei esprimere tutto il mio dissenso verso chi come il Signor Nardi, coordinatore UIM Europa, sta inviando comunicati stampa ai doppi cittadini italiani, suggerendo loro di votare NO al referundum, cioè contro l’espulsione degli stranieri che commettono gravi crimini sul territorio elvetico.
Al sottoscritto non piace, in primo luogo, il giudizio che si sta dando in generale sul suddetto referendum, soprattutto sul fatto che molti rinneghino e sputino nel piatto dove hanno mangiato per oltre 50 anni. Non vi onora il pensiero espresso sulla Svizzera, la vostra è pura ideologia di un “comunismo” che ha fallito in tutti i posti del mondo. Non si danno giudizi sulla sovranità popolare svizzera se non si partecipa ai doveri come cittadino. Voi volete solo i diritti, però in una sana democrazia prima vengono i doveri e poi i diritti. Voi continuate, come in passato, a chiedere solo la seconda parte e ciò è profondamente sbagliato, ma per fortuna otterrete, secondo il mio modesto parere, solo il contrario. Sono convinto che la maggior parte degli italiani con doppia cittadinanza non è sulla vostra stessa lunghezza d’onda.
Siete di un’assurdità inaudita, non vi arrendete neanche di fronte all’evidenza, come alle ultime elezioni del Comites di Zurigo, dove i risultati sono stati chiarissimi, nel senso che questo organismo della comunità italiana locale rappresenta solo il 3% di una collettività di circa 150.000 persone.
Allora, perché insistete ancora con questi inutili e controproducenti suggerimenti ?
Sarebbe meglio rinunciare alle vostre ipotetiche nicchie che vi siete creati, in questi ultimi 30 anni, che hanno evidenziato soltanto di essere indispensabili a voi stessi e non per la comunità italiana. Infatti, oltre il 97% dei cittadini residenti in loco se la cavano benissimo anche senza di voi, per cui finitela una buona volta di comportarvi in maniera subdola.
A mio avviso siete patetici ! Inoltre non comprendo neanche il falso allarmismo del PD-Svizzera che invita a votare NO al sopra citato referendum, per evitare l’espulsione dei cittadini stranieri. Diffondere notizie non veritiere è pura meschinità, in quanto se passasse il Referundum e vincessero i SI, verrebbe espulso, invece, solo chi si è reso colpevole di gravi reati. Invito pertanto la collettività italiana a non farsi influenzare da false idee messe in circolazione da queste inattendibili persone di sinistra, dove bolle di tutto e niente di sano.
L’affluenza alle scorse elezioni del Comites avrebbe dovuto far capire a Nardi e al PD che gli italiani residenti in loco, non li seguono più. Egli e i suoi compagni di partito sono rimasti in quattro gatti e stanno distruggendo anche quel poco di positivo che è rimasto nell’emigrazione italiana.
A questo punto consiglerei loro di farsi da parte, per il bene degli italiani e della Svizzera. È da miopi suggerire di votare NO al Referundum del prossimo 28 febbraio. Se vogliamo che la Svizzera non diventi come la nostra Italia, dove non si è più sicuri né in casa propria né sulla strada o in qualsiasi altro luogo, in quanto si vive nella paura totale, non ci resta che VOTARE SI. Il buonismo della sinistra italiana ha permesso alla criminalità di farla da padrone e attualmente si sta preoccuppando solo degli immigrati, lasciando molte famiglie italiane al loro tragico destino. Io vorrei che i miei figli e i miei nipoti continuassero a vivere in Svizzera senza paure e liberi di poter tranquillamente uscire la sera e perciò invito di nuovo a votare per il SI al Referundum. Chi commette gravi crimini non ha il diritto di vivere in questo paese e dobbiamo pertanto salvaguardarlo da chi vuole farlo diventare terra di nessuno, come in alcuni quartieri di città italiane, per poter continuare a delinquere tranquillamente.
Dunque, VOTIAMO SI per noi , i nostri figli e i nostri nipoti, cioè per una Svizzera senza criminali in circolazione.
Rocco De Luca
ex Presidente del Circolo ACLI di Lucerna
ex membro del Comites di Lucerna