Squadra che vince non si cambia. E siccome questo principio vale anche per le esposizioni, dopo un esilio digitale di un anno imposto dalle complicazioni sanitarie, al Centro Esposizioni di Lugano si è recentemente svolta la edizione 2021 di WOPART-Work on paper fair (https://wopart.eu/) rassegna dedicata prevalentemente alle opere d’arte su carta e al suo mercato.
Si è trattato di una “Special Fair”, realizzata anche grazie al patrocinio del Comune di Lugano, con una tre giorni di mostre arricchite da conferenze e dibattiti sulla trasformazione del mercato culturale, oltre a momenti d’incontro con gallerie e fondazioni d’arte.
L’attuale direttore artistico di WopArt, Robert Phillips, curatore e consulente di collezioni private e istituzioni come la Fondazione Salomon Guggenheim di New York, il Moma Museum of Art di Atami (Giappone), la Collezione dell’High Museum of Art di Atlanta, coadiuvato da un prestigioso Comitato scientifico composto dagli esperti Ami Barak, Wayne Baerwaldrt e Marco Nicolò Riccomini, ha scelto la fluidità come comune denominatore di tutte le iniziative ospitate dai padiglioni della fiera di Lugano.
Il concetto di “fluido, senza ragione d’appartenenza”, ha osservato Phillips, “coglie l’essenza del nostro tempo. Così come non è possibile bagnarsi due volte nella stessa acqua allo stesso modo l’anima dell’arte vive come sospesa nella vita di mezzo”.
Tra le esposizioni presenti a Lugano, gli acquerelli dello scrittore svizzero di lingua tedesca Hermann Hesse, grazie soprattutto alla disponibilità della Fondazione Hesse di Montagnola, suo luogo di residenza ticinese, e di alcuni collezionisti privati.
Presenti a WopArt 2021 anche capolavori provenienti dalla collezione BNP Paribas Swiss Foundation, oltre ad una selezione di artisti emergenti e di immagini messe a disposizione dal MUSEC – Museo delle Culture di Lugano, che ha proposto una rassegna di fotografie giapponesi scelte fra le migliaia custodite nei suoi archivi.
Nell’area WopArt 2021-Talk sono anche state allestite conferenze e approfondimenti con artisti, curatori, mercanti, storici dell’arte, sui temi delle trasformazioni in atto sul mercato, oltre a momenti d’incontro con gallerie e fondazioni.
La avventura commerciale di questa manifestazione luganese, ricordano gli addetti ai lavori, è iniziata nel 2016 “on customer demand”, ovvero in risposta alla necessità degli appassionati che cercavano di promuovere un segmento di nicchia del mercato dell’arte e per riunire professionisti, intenditori e collezionisti di opere su carta.
I disegni, le grafiche e gli altri lavori su supporto cartaceo sono diventati, negli ultimi anni, un segmento altamente collezionabile, in termini di qualità e di prezzo.
Contrariamente ad altre forme espressive come i dipinti o la scultura, dove le quotazioni di artisti affermati ormai hanno superato la disponibilità media degli acquirenti, le opere su carta definiscono un comparto merceologico dai prezzi più accessibili, che partono da 45 mila franchi per superare i 350 mila, e rendono questo settore particolarmente interessante anche per i collezionisti esordienti.
La carta, ancor prima della tela o del legno, è stata a lungo il mezzo preferito dai grandi artisti che l’hanno usata come punto di partenza nel processo creativo di un’opera più complessa.
Un bozzetto su carta spesso viene usato per catturare una idea, una ispirazione, ed esprimerla in modo rapido ed informale.
Oltre ai grafici contemporanei, settore che comprende anche quella che una volta si poteva riduttivamente definire come la produzione di fumetti,
nei secoli passati le opere su carta hanno attratto l’interesse di grandi artisti, come per esempio ricordano i numerosissimi disegni di Leonardo da Vinci, anticipatori di soggetti poi ritrovati nelle tele più famose del grande artista toscano.
Naturalmente, non tutte le opere su carta sono preparatorie: molti artisti privilegiano la carta come mezzo espressivo d’elezione ed in tal modo realizzano opere a sé stanti, attraendo non solo l’interesse dei collezionisti ma principalmente anche quello degli investitori internazionali, che grazie alle favorevoli quotazioni raggiunte dalle borse negli ultimi anni, oggi dispongono di abbondante liquidità.
Ultima, ma non ultima, doverosa segnalazione.
WopArt 2021 è stata dedicata alla memoria di Marco Borradori, sindaco di Lugano, recentemente scomparso, e grande appassionato d’arte.
di Nicoletta Tomei