Le immagini che giungono dall’Australia sono catastrofiche: una terra intera in fiamme, fumo, ossigeno e polveri si mischiano tutto intorno e bruciano le narici e polmoni chi inala questo miscuglio fatale. Nella vicinanza dei roghi è difficile vedere cosa c’è intorno, le fiamme accecano e i fumi rendono tutto scuro e indefinito. I danni fino adesso ammontano a duemila case distrutte, oltre 8,4 milioni di ettari in tutto il Paese è stato raso al suolo – una superficie equivalente all’intera Austria – 25 persone morte insieme a milioni di animali. Secondo l’ultimo aggiornamento dal WWF Australia, che definisce il fenomeno di portata apocalittica, ancora oltre un miliardo di animali potrebbero essere stati uccisi direttamente o indirettamente dagli incendi, soprattutto koala e canguri, ma anche altre specie come wallaby, petauri, cacatua, potoroo e uccelli melifagi. Alcune specie rischierebbero addirittura l’estinzione e molte aree forestali impiegheranno decenni per riprendersi. Finché non si fermeranno i roghi è difficile perfino fare un bilancio certo dei danni, nel frattempo resta alta l’emergenza.
Incendi dolosi: gli arresti
Sicuramente la calura estiva intensifica fortemente l’attività incendiaria, ma nelle ultime ore circola la notizia che la polizia australiana ha arrestato oltre 180 persone sospettate di avere appiccato incendi nel Nuovo Galles del Sud, tre solo nell’ultimo fine settimana. È terribile sapere che Accedi o registrati per continuare a leggere l'articolo
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