Isola unica per la bellezza naturale, le foreste, le spiagge spettacolari ed un ricco patrimonio culturale: per chi ama il relax sulle spiagge bianche.
Situato nell’Oceano Indiano, a est della costa dell’Africa orientale, L’arcipelago di Zanzibar è un arcipelago della Tanzania. Comprende due isole principali, Unguja (detta anche “Zanzibar” o “Isola di Zanzibar”, Zanzibar Island) e Pemba, a cui si aggiungono una quarantina di isole minori. Unguja è un’isola corallina, la più grande dell’Africa orientale, da molti viene considerato un vero e proprio paradiso per i luoghi e le spiagge veramente suggestive che invitano fortemente al relax con mare cristallino o turchese, di atolli, di reef dai pesci variopinti, di sabbie bianche come il borotalco. Sono soprattutto queste bellezze ad attrarre i turisti che affollano le incantevoli spiagge Tra le località preferite dai veri viaggiatori, la spiaggia di Paje dove è possibile stare in completa solitudine, alloggiando in piccole e romantiche guesthouse. Situata nella costa Est,. Spiaggia chilometrica, ricca di palme e con un reef situato a circa 300 metri dalla riva che, con la bassa marea, permette di scoprire la vita marina senza dover nuotare. I villaggi presenti in questa zona sono piccoli e ricchi di tradizioni.
All’estremo nord dell’isola sorge la spiaggia di Nungwi, raggiungibile in circa un’ora da Stone Town. È circondata da una splendida barriera corallina. Sulle sue spiagge è possibile vedere all’opera i carpentieri che costruiscono a mano e con semplici utensili i “dhow”, imbarcazioni tradizionali realizzate con tecniche millenarie. Nei dintorni vi sono spiagge bellissime ideali per il bagno. La spiaggia di Kiwengwa è il regno del turismo organizzato “all inclusive”. Sulla spiaggia lunghissima e bianca, è addirittura possibile affittare dei pedalo’. Quasi tutti i resort presenti in questa parte dell’isola sono italiani. È un luogo indiscutibilmente bello, ideale per chi non vuole sentire troppo il peso dell’Africa. Ma a dispetto di ciò che si pensi, a Zanzibar c’è molto da vedere e da fare oltre che godere delle interminabili e accoglienti spiagge.
Stone Town („città in pietra“) è caratterizzata dalle sue viuzze tortuose, i frequentatissimi bazar, le moschee e le imponenti case arabe, i cui proprietari originari lottarono contro tutti a causa della stravaganza delle proprie dimore. Una delle caratteristiche più tipiche di queste antiche abitazioni sono le porte di legno intagliate e rifinite da ornamenti di bronzo (esistono più di 500 esempi di questi capolavori fatti a mano). Stone Town può essere un ottimo punto di partenza per organizzare e realizzare diverse visite.
Il Palazzo delle Meraviglie di Zanzibar, o come vorrebbe la traduzione in arabo Beit El-Ajaib, si trova nella parte vecchia della città, la zona di Stone Town. Si tratta della costruzione più imponente di tutta Zanzibar, formata da tre piani arricchiti da colonnati metallici, pavimenti in marmo italiano e splendidi portoni intarsiati tra i più belli dell’isola. Tra i primi edifici di tutta l’Africa orientale ad essere dotato di energia elettrica, fu anche il primo in assoluto a dispore di un ascensore. Completato nel 1883 è stato negli anni prima residenza reale, poi palazzo del governo ed infine dal 1976 sede del primo partito
Per capire la storia di Zanzibar è importante fare riferimento al chiodo di garofano, alla noce moscata, alla cannella, al pepe e tante altre spezie importate dai diversi Sultani dell’Oman. A pochi chilometri da Stone Town si possono visitare le piantagioni di spezie: rimarrete estasiati dal loro profumo e vi saranno date spiegazioni dettagliate delle diverse varietà, dei loro usi in cucina o dell’utilizzo nell’elaborazione di prodotti cosmetici. L’esperienza è da senza dubbio non perdere. Un’ora a sud di Stone Town si trovano il piccolo villaggio e la bella spiaggia di Kizimkazi. I pescatori del posto si sono organizzati in modo da portarvi in barca a vedere i delfini e potrete anche nuotare insieme a loro. Per una visita dal sapore storico si può fare un giro nelle rovine dei palazzi dei diversi sultani. Tra questi il Palazzo Maruhubi costruito per il Sultano Barghash alla fine del secolo XIX, fu distrutto da un incendio nel 1899. Il Palazzo di Mtoni fu costruito all’inizio del secolo XIX per il Sultano Said. In questo edificio massiccio e complesso nacque la principessa Salomè. Soltanto la struttura centrale è rimasta intatta e ci dà un’idea di quanto era bello questo palazzo. Il palazzo di Beit el Ras è ancora più a Nord. Questo palazzo fu fatto costruire dal Sultano Said e oggi è oggetto di un restauro lento e faticoso. Un’attrattiva davvero unica è rappresentata dai resti dell’Homo Zinjanthropus, vissuto circa 2 milioni di anni fa e scoperti nel 1959 nell’Olduvaj Gorge, un importantissimo sito archeologico, all’interno del bellissimo parco naturale del Serengeti, sicuramente uno sei luoghi più interessanti da vedere.