Saranno Valeria Golino e Uberto Pasolini a sfidarsi nella sezione “Film internazionali”
Zurigo è il fermento: l’annuale rappresentazione del cinema emergente di tutto il mondo è alle porte per accogliere la 9ª edizione dello Zurich Film Festival. Quest’anno si svolgerà dal 26 settembre al 6 ottobre 2013 e come ogni anno promuove il dialogo tra registi ambiziosi, cineasti affermati, industria cinematografica e pubblico. L’importante kermesse zurighese, infatti, presenta ogni autunno le stelle nascenti e i film più attesi dell’anno ponendo l’accento soprattutto sul cinema tedesco, austriaco e svizzero. Quest’anno inoltre, durante la manifestazione, sarà assegnato un premio d’onore alla carriere al regista e sceneggiatore austriaco Michael Haneke, il regista di “Amour”, che quest’anno ha vinto il Premio Oscar per il miglio film straniero. Il regista austriaco riceverà il riconoscimento nel corso della serata degli “awards”. Ciononostante lo ZFF non dimentica di guardarsi attorno e tra le pellicole in concorso della categoria “Film internazionali” troviamo due importanti nomi del cinema italiano: Valeria Golino in gara con Miele e Uberto Pasolini con Still Life. Il film d’esordio come regista dell’attrice italiana Valeria Golino, Miele, prima del quale la Golino ha realizzato solo un cortometraggio Armandino e il madre, la vede alle prese con un tema difficile e dellicato ma molto sentito e soprattutto di una certa attualità in Svizzera: il suicidio assistito.
Mentre infatti in Svizzera il suicidio assistito è una realtà esistente e permessa sotto certe condizioni, dove opera Irene, la protagonista del film, è assolutamente illegale e soprattutto un tema ancora troppo controverso. Valeria Golino affronta la delicata tematica attraverso la vicenda di Irene, interpretata da Jasmine Trinca, un medico trentenne che a un certo punto della sua vita decide di investire le proprie conoscenze per aiutare a morire i malati terminali che vogliono porre fine alla loro agonia. È convinta di ciò che fa: sostenere le persone la cui dignità di esseri umani è stata compromessa dalla sofferenza, e lo fa praticando l’eutanasia in clandestinità. Così almeno una volta al mese Irene, nome in codice Miele, vola in Messico per comprare dei narcotici. Quando però scopre che un suo cliente in buona salute desidera mettere fine ai suoi giorni solo per rassegnazione, Irene rimette in discussione il suo impegno e le sue convinzioni. Lui è un settantenne in perfetta salute – Grimaldi, interpretato da Carlo Cecchi, grande attore e regista teatrale spesso prestato al cinema – che chiede il suo aiuto perché ritiene di aver vissuto abbastanza. Il suo concetto di responsabilità verso gli altri subisce delle forti scosse di fronte la depressione di questo ingegnere settantenne nauseato dalla contemporaneità – che si stupisce perché l’invisibilità della propria malattia finisce col rendere il desiderio di morire un capriccio o un’eresia – non rientra nel suo codice: «Io aiuto i malati, non sono un sicario» gli dirà, ma tra i due si instaura un rapporto di incredibile intesa fatto di incontri e scontri verbali e fisici tra i due. Valeria Golino sarà presente sabato 28 settembre, ore 18.30, Cinema Arthouse Le Paris. Le proiezione successive saranno: domenica 29 settembre, ore 16.00, Cinema Arthouse Le Paris; giovedì 3 ottobre, ore 18.00, Cinema Corso 2; sabato 5 ottobre, ore 21.15, Cinema Arena 8.
Opera seconda del regista Uberto Pasolini, Still life affronta anch’esso l’importante tema della morte, ma anche quello non meno gravoso della solitudine con il quale si aggiudica il Premio per la migliore regia nella sezione Orizzonti della 70ª edizione della Mostra del cinema di Venezia di quest’anno. Con questo film Pasolini si afferma nel mondo del cinema anche come regista, oltre che come sceneggiatore italiano e produttore cinematografico (Full Monthy). In Still life racconta la storia di John May, interpretato dall’attore inglese Eddie Marsan, un impiegato incaricato di provvedere alla sepoltura delle persone i cui parenti sono introvabili. Quando un ignoto vicino muore senza amici e in solitudine, May si prende a cuore il suo caso come ultimo incarico e percorre il paese in lungo e in largo per rintracciare la sparpagliata famiglia e gli amici dimenticati di Billy Stoke, in modo che il suo funerale non sia un’altra triste cerimonia senza nessuno. Uberto Pasolini sarà presente sabato 28 settembre e domenica 29 settembre, ore 21.00, Cinema Arena 8. Altre date di proiezione: venerdì 4 ottobre, ore 13.00, Cinema Arena 8; Sabato 5 ottobre, ore 13.00, Cinema Arena 5.