Concluso il Zürich Film Festival. Vince “Una Noche Sin Luna”, lungometraggio regista uruguaiano Germán Tejeira. Grande partecipazione di numerose persone e diverse star di fama internazionale!
Giunto alla sua decima edizione il Zürich Film Festival (ZFF) ormai è entrato di diritto nell’olimpo delle kermesse dedicate all’arte cinematografica. Andato in scena dal 25 settembre fino al 5 ottobre, il Festival ha contato la partecipazione di 145 film provenienti da 29 Paesi. Di questi 17 erano prime mondiali e 14 erano pellicole svizzere. Per non parlare della numerosa presenza di attori, addetti ai lavori e star internazionale che hanno partecipato all’evento, nomi come Cate Blanchett, Juliette Binoche, Peter Fonda, John Malkovich, Antonio Banderas e Diane Keaton a cui è andato il premio alla carriera Golden Icon Award. L’inaugurazione del festival del cinema di Zurigo è avvenuta nella sala del cinema Corso dove, davanti a circa 700 invitati, tra cui alcune star, la consigliera federale Simonetta Sommaruga ha tenuto il suo discorso d’apertura, prima della proiezione di “Get on Up”, il film sulla vita del “padrino” della musica soul James Brown. “Non c’è da preoccuparsi.
Il mio bilancio ai festival del film è perfetto: tre inaugurazioni e nessun arresto”, ha ironizzato la ministra, facendo allusione alle manette scattate ai polsi di Roman Polanski nel 2009, quando fu invitato dallo ZFF per ricevere un premio d’onore” scherza la responsabile del Dipartimento di giustizia e polizia, ma poi passa a descrivere il festival come una creatura in fase di realizzazione, “un bambino che cresce e che è raggiante, con caratteristiche diverse, accanto ai compagni di Friburgo, Nyon, Soletta e Locarno. Proprio quello che ci si aspetta da lui” dice la Sommaruga che spiega anche il forte impatto sociale del cinema perché “Chi si apre al cinema, si apre al mondo”. Non a caso la consigliera cita il film “Der Kreis”, sull’emancipazione omosessuale nella Zurigo degli Anni ’50, candidato all’Oscar come Miglior film straniero che per lei è un’ispirazione, nel mio lavoro di ministra della giustizia impegnata ad adattare il diritto della famiglia alle nostre concezioni attuali”. “La Confederazione fa bene a continuare a incoraggiare con decisione il cinema”, ha aggiunto la rappresentante del governo. Inoltre il ZFF ha dedicato una sezione speciale al cinema indiano con un programma speciale che riunisce 14 film indipendenti e lontani dalle produzioni pompose di Bollywood ricco di discussioni e incontri con registi. Ma andiamo a vedere gli esiti di questa ultima edizione. I premi maggiori sono andati a film provenienti da Uruguay, Romania e Svizzera. Nella serata finale tenuta presso l’Opernhaus di Zurigo, il migliore lungometraggio è stato designato “Una Noche Sin Luna”, del 32enne regista uruguaiano Germán Tejeira, miglior documentario internazionale “Toto and his sisters” del rumeno Alexander Nanau, ai quali va il premio di 25’000 franchi, mentre nella sezione dedicata a Svizzera, Germania e Austria l’ha spuntata il giovane realizzatore elvetico Nick Brandestini, con il suo documentario “Children of the Arctic” a cui è andato un premio di 20’000.
Il nuovo premio di promozione del cinema svizzero (10’000 franchi) è andato a “Bouboule” di Bruno Deville, quello del pubblico è stato attribuito a “Zu Ende Leben” di Rebecca Panian, mentre il riconoscimento della critica per la migliore opera prima ha onorato “Svenskjävel” (“Underdog”) di Ronnie Sandahl.
Foto: consigliera Sommaruga al festival e fai tu!