Nella top ten delle “green city” si collocano otto città europee e due asiatiche; in forte ritardo il Nord America
Secondo il Sustainable Cities Index, la classifica che valuta gli aspetti sociali, ambientali ed economici di 100 grandi centri urbani del mondo, Zurigo è la città più sostenibile del mondo. A seguire troviamo, su questo immaginario podio green, Singapore, Stoccolma, Vienna e Londra. La prima città italiana della classifica, Roma, è solo ventiduesima e si colloca appena davanti a Vancouver, prima città nordamericana presente in classifica. Gli Stati Uniti sono fuori dalle prime 25 posizioni con New York, la città Usa più sostenibile, che è solo ventiseiesima. Per trovare l’altra città italiana analizzata ai fini della classifica, Milano, bisognerà invece scendere fino al 42esimo posto.
Se le città europee occupano le prime posizioni, la parte bassa della classifica è presidiata dai Paesi emergenti, dove ancora non si riscontrano un adeguato sviluppo economico e investimenti significativi sulle energie green: agli ultimi cinque posti troviamo così Calcutta, Il Cairo, Nairobi, Nuova Delhi e Manila. La classifica offre un quadro dello stato di benessere delle città, indicativo per il presente e per il futuro. L’elenco, stilato dalla società di consulenza Arcadis insieme al Center for economic and business research, si fonda su tre pilastri; il primo di questi riguarda le persone e prende in esame la qualità della vita dei cittadini, considerando indicatori come la salute, l’istruzione, i salari e la criminalità. Il secondo pilastro, quello del pianeta, guarda all’ambiente nei vari aspetti delle energie rinnovabili, delle aree verdi, delle acque potabili, delle emissioni e, nel complesso, dell’inquinamento atmosferico, mentre il terzo ed ultimo pilastro, quello del profitto, descrive la salute economica delle città misurando il prodotto interno lordo, la facilità di creare un’impresa, il livello dei trasporti e la connettività.
Le città che hanno ottenuto i punteggi più elevati sono quelle che presentano un maggiore equilibrio tra tali fattori, riuscendo a conciliare meglio di altre le esigenze di persone, ambiente e attività economiche.
Degli esempi da studiare e prendere a modello, insomma, per perseguire uno sviluppo il più possibile armonico. La classifica vede l’Europa primeggiare in tutti i sotto-indici, con ben otto città tra le prime dieci (oltre alle menzionate Zurigo, Stoccolma, Vienna e Londra, ci sono anche Francoforte, Amburgo, Praga e Monaco di Baviera). Secondo gli autori la classifica può essere un valido incentivo per favorire l’impegno dei vari Paesi: “Le città stanno facendo un grande sforzo per raggiungere un equilibrio nei tre pilastri della sostenibilità. In molte c’è un forte squilibrio, con livelli alti per alcuni aspetti, e molto bassi per altri. Per raggiungere questo bilanciamento, è necessario mettere le persone al centro della sostenibilità”.