Il Consiglio federale approva i fondi per le misure urgenti 2017-2020
La scorsa settimana il Consiglio federale ha deciso di investire 55 milioni di franchi supplementari per la conservazione della diversità biologica in Svizzera. Questi fondi saranno utilizzati nei prossimi quattro anni per misure urgenti di risanamento e di valorizzazione di biotopi d’importanza nazionale e per la biodiversità nel bosco. Il Consiglio federale ha inoltre approvato la Strategia per le specie esotiche invasive che persegue l’obiettivo di ridurre in Svizzera i danni provocati da queste specie applicando misure di riconoscimento precoce, prevenzione e limitazione.
Nel messaggio del Consiglio federale si legge che la diversità biologica e il suo contributo all’economia e alla società sono sotto pressione. L’utilizzo intensivo delle risorse naturali da parte dell’agricoltura, la mobilità, l’espansione insediativa e le attività del tempo libero hanno causato dal 1990 una riduzione del 70% delle superfici golenali, dell’80% delle paludi e del 95% dei prati e pascoli secchi. In Svizzera, oltre un terzo delle specie esaminate è minacciato. La biodiversità è messa ulteriormente sotto pressione dalla crescente proliferazione di specie esotiche invasive e dai cambiamenti climatici.
Misure immediate per la biodiversità
Per contrastare questa evoluzione, in aggiunta agli sforzi di Confederazione e Cantoni già in atto per promuovere la biodiversità, il Consiglio federale ha trasferito la scorsa settimana 80 milioni dal preventivo dell’Ufficio federale dell’ambiente UFAM e approvato un importo supplementare di 55 milioni di franchi.
Secondo il Consiglio federale lo scopo di queste misure è migliorare la qualità dei biotopi d’importanza nazionale e promuovere la biodiversità nel bosco. Saranno ad esempio eliminati dalle paludi i drenaggi e i canali di scolo delle acque vecchi ma ancora efficaci, adottate misure contro le specie esotiche problematiche e create riserve forestali o isole di bosco vecchio o di legno morto per favorire le specie forestali. Al momento sussiste una necessità di intervento urgente per il 25% dei siti di riproduzione degli anfibi, il 30% delle zone golenali, l’80% delle torbiere alte, il 30% delle paludi e il 20% dei prati e pascoli secchi. Per favorire la biodiversità nel bosco si pone soprattutto l’accento sulla promozione delle riserve forestali, delle isole di bosco vecchio o di legno morto come pure sulle specie e gli habitat prioritari a livello nazionale.
Strategia nazionale per le specie esotiche invasive
I fondi concessi saranno utilizzati anche per l’attuazione delle misure della Strategia per le specie esotiche invasive. Tale strategia, approvata dal Consiglio federale in adempimento del postulato Vogler, mira a lottare contro i danni provocati da queste specie e a prevenire danni futuri. Le specie esotiche invasive possono avere effetti negativi sulla salute dell’uomo e degli animali (come ad esempio tramite pollini allergenici o la trasmissione di malattie), alterare in modo duraturo gli habitat particolarmente sensibili o degni di protezione (causando ad esempio la scomparsa di specie vegetali indigene minacciate) o danneggiare infrastrutture. L’attuazione della strategia comprende anche l’armonizzazione e l’adeguamento delle basi legali relative alle specie esotiche.