Le banche avranno l’obbligo di maggiore accuratezza nel prevenire il deposito di patrimoni non tassati
Il Consiglio federale ha presentato la nuova strategia per la piazza finanziaria. Eveline Widmer-Schlumpf, ministro del Dipartimento federale delle finanze (DFF), ha detto davanti ai media che l’obiettivo è prevenire “per quanto possibile” gli abusi del segreto bancario, soprattutto da parte dei clienti esteri delle banche svizzere. Quanto discusso dal Governo nella seduta straordinaria non ha portato in generale novità su quanto comunicato in passato. Nella strategia “soldi puliti” due sono i punti concreti di novità: è prevista l’estensione degli obblighi di diligenza a carico delle banche e l’introduzione dell’autocertificazione per i clienti esteri. Con la diligenza agli istituti bancari sarà chiesto di prevenire il deposito di patrimoni non tassati. Il controllo automatico sarà effettuato su versamenti sospetti, ad esempio quelli da conti bancari in paradisi fiscali. Il mondo bancario in passato aveva suscitato perplessità nei confronti di questa misura. Il ministro delle finanze ha spiegato che “il DFF analizzerà le questioni giuridiche e il ruolo della FINMA, l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari”, per presentare il disegno di legge che dovrebbe mettere al riparo le banche dal favoreggiamento all’evasione.
Con l’introduzione dell’autocertificazione le banche obbligano i clienti stranieri a dichiarare che i loro patrimoni sono stati regolarmente dichiarati al fisco, mettendo così al riparo gli istituti, che sposterebbero difatti la responsabilità fiscale sul cliente. Widmer-Schlumpf ha respinto le critiche di chi vede nell’autocertificazione un elemento poco incisivo: “Molte banche praticano il sistema dell’autocertificazione e funziona”. La strategia mira anche a risolvere le questioni fiscali ereditate dal passato, per ridurne i rischi penali. Poi vuole estendere l’imposta liberatoria e migliorare l’assistenza amministrativa secondo gli standard internazionali. Questi interventi dovrebbero rendere “credibile” la piazza finanziaria elvetica, scossa dalle inchieste condotte dal fisco statunitense e dalle pressioni esercitate dall’UE. Il DFF dovrà concretizzare queste misure nei prossimi mesi in modo che il Consiglio federale possa approvare il messaggio contenente le proposte concrete per il Parlamento entro settembre. Il Partito socialista (PS), il Partito liberale radicale (PLR), il Partito popolare democratico (PPD) promuovono la strategia della piazza finanziaria disegnata dal Governo. Il PS raccomanda ora al gruppo alle Camere di sostenere l’intesa, mettendo da parte la minaccia di votare al Nazionale con l’Unione democratica di centro (UDC) contro l’accordo di doppia imposizione con gli USA. L’approvazione sembra più vicina. Il gruppo PPD esige “più dettagli per il giudizio definitivo”, mentre il PLR sostiene sia il principio dell’autodichiarazione sia gli obblighi di diligenza. Importante sarà come il Governo elaborerà i criteri inerenti all’esercizio delle funzioni, poiché gli istituti finanziari “non possono trasformarsi nella polizia della piazza elvetica”. La voce fuori dal coro è quella dell’UDC, che respinge la strategia e critica il sovraccarico di oneri amministrativi imposto alle banche, “che non sono uffici fiscali”, aggiungendo che così il Consiglio federale prepara anche “l’abolizione del segreto bancario nazionale”.
GAETANO SCOPELLITI