Sulla base degli esempi olandesi e tedeschi, anche in Svizzera verrà creata una zona apposita destinata all’esercizio della prostituzione. In questo modo si creerà una situazione più controllata e più discreta sia per le prostitute che per i cittadini
Negli ultimi quattro anni la quantità di prostitute nella città di Zurigo è aumentata, così come è aumentato anche il numero di prostitute che esercitano per strada. Secondo le norme che regolano la prostituzione di strada del 17 luglio 1991, la città di Zurigo, aveva destinato alla prostituzione per strada alcune zone della città dove le donne erano libere di lavorare senza problemi, in modo particolare, la zona destinata a questo scopo era concentrata sul Sihlquai. Con il tempo, però, la concentrazione di prostitute che affollano una zona così abitata e così frequentata ha creato sempre più problemi tanto che si è dovuto prendere dei provvedimenti. Il consiglio cittadino e il consiglio comunale hanno così deciso di creare una zona apposita per sostituire quella più affollata e meno sicura di Sihlquai con una zona più controllata e individuata nell’area Depotweg in Altstetten. Non appena questa sarà resa attiva, sarà vietato esercitare la professione di prostituta nella zona al Sihlquai. In modo particolare, in questa nuova zona controllata saranno costruiti dei box per la prostituzione. La decisione è stata presa attraverso un referendum popolare in cui gli aventi diritto al voto hanno scelto di destinare 2,4 milioni franchi alla costruzione di una decina di garage posizionati su un terreno comunale lungo l’autostrada A1 nel quartiere di Altstetten. I clienti potranno entrare nei box con le loro auto e sul posto saranno a disposizione anche gabinetti e un consultorio per le prostitute.
Il progetto era stato approvato in settembre dal consiglio comunale con 74 voti contro 30. L’UDC aveva però lanciato il referendum, sostenendo che la prostituzione è una questione privata per la quale non vanno spesi fondi pubblici. All’indomani dell’approvazione dei box, è scoppiato subito una polemica a causa dell’errata voce che clienti e prostitute possono anche allontanarsi dalla zona assegnata. Per il consiglio cittadino però è sempre stato chiaro che, con la realizzazione dei box e l’assegnazione di uno spazio apposito per l’esercizio della prostituzione, il lavoro potrà essere svolto esclusivamente all’interno della zona per così dire “rossa”. Ciò vuol dire che la prostituzione non può essere esercitata nei dintorni. Dispiaciuti per il disguido creato il consiglio cittadino spera che la questione sia chiara per tutti, mentre il dipartimento sociale e la polizia faranno il possibile per impedire che le prostitute possano fare il proprio lavoro fuori dalla zona assegnata. Per fare in modo che la nuova norma sia rispettata, verranno stabilite delle regole, tra cui punizioni in multe per tutte le prostitute che eserciteranno fuori dai confini della zona assegnata, il ritiro della licenza per chi trasgredisce le regole più volte e altre azioni simili. Questi nuovi provvedimenti porteranno certamente uno stravolgimento non solo nella vita delle prostitute ma anche in quella dei cittadini, come si è già notato negli esempi positivi di Germania e Olanda. Intanto le donne che esercitano questo lavoro potranno godere di una maggiore sicurezza, assistenza e non saranno costrette a esercitare sui bordi di una strada, in generale si potranno evitare diverse situazioni spiacevoli come schiamazzi, risse, rallentamento del traffico nelle zone dove le prostitute hanno fino oggi esercitato.
Per avere maggiori informazioni sul nuovo regolamento che riguarda la prostituzione su strada, abbiamo rivolto alcune domande a Michael Herzig, vicedirettore degli istituti e attività sociali della città di Zurigo e a capo dell’istituzione di consulenza e assistenza per le prostitute “Flora Dora” di Zurigo
Signor Herzig, ci parli dell’istituzione “Flora Dora” di cui è a capo.
L’istituzione di consulenza delle donne “Flora Dora” esercita da 15 anni l’attività di assistenza alla sopravvivenza per le strade della città di Zurigo, interventi di crisi, prevenzioni, controlli di salute e lavoro sociale, servizi rivolti a chi lavora nel campo del sesso. Le collaboratrici di “Flora Dora” sono lavoratrici sociali esperte oppure si tratta di personale di assistenza medica. Queste lavorano sia al Sihlquai con un bus da lunedì a sabato, che a piedi al Niederdorf oppure alla Langstrasse, ma anche per consulenza in ufficio alla Wasserwerkstrasse.
Con quali problemi le donne si rivolgono a lei?
Nella consulenza breve sul posto i nostri clienti si informano su tutto che le riguarda: salute, profilassi, gravidanza, prevenzione all’AIDS, ma ci fanno anche domande di altra natura e che riguardano il permesso di residenza in Svizzera, multe, procedimento penale, la ricerca di lavoro e appartamento, assicurazione sociale etc. A volte con questi argomenti si fanno diversi cosulti ad esempio quando riguarda un problema al di fuori della prostituzione. Motivo di consulto da noi è anche per richiedere il nostro intervento nei momenti di crisi oppure aiuto per vittime, specialmente dopo azioni di violenza.
L’11 marzo 2012 i cittadini di Zurigo hanno approvato la realizzazione della nuova zona rossa a Zurigo Altstetten, quale miglioramento si aspetta per la situazione generale?
Al contrario del Sihlquai, una strada pubblica in mezzo ad un quartiere di abitanti e lavoratori, la nuova zona rossa è in una zona industriale, un’area chiusa che appartiene alla città di Zurigo. Con lo spostamento della zona rossa, questo dovrebbe risultare più controllato e più ordinato, rispetto alla zona di Sihlquai. Il miglioramento della situazione sarà percepibile sia per la popolazione che per le prostitute. Ultimamente al Sihlquai molte prostitute vengono disturbate da guardoni e bande di giovani ragazzi e un tale comportamento non sarà più tollerato nella zona rossa della Depotweg. Se questa confusione sarà vietata, ne risentirà in positivo anche l’ambiente.
Gli abitanti della zona, però, temono che l’immagine del quartiere ne possa risentire per la creazione di questa area, lei cosa ne pensa?
Questa paura è da comprensibile, nessuno vuole confrontarsi con questo argomento. Ma bisogna considerare anche che, in una città grande come Zurigo, ci sono dei fenomeni sociali come la prostituzione e le zone dove si esercita il mestiere. Chiudere gli occhi e non guardare però non aiuta. La città di Zurigo ha dimostrato che è possibile convivere con fenomeni sociali così estremi e sistemare la situazione così come è stato per esempio per le zone dove vi erano giri di droga. Da tanti anni, infatti, nella città di Zurigo vengono gestite delle istituzioni frequentate da gente drogata, alcolizzata oppure gente colpita da disturbi psichici, senza che nessuno se ne accorga o venga disturbato da questa situazione. È con questa stessa discrezione che vogliamo gestire la situazione alla Depotweg.
Lei è in contatto diretto con le donne che praticano questo mestiere, come hanno reagito alla notizia dei nuovi box a Zurigo Altstetten?
Le opinioni sono diverse, come avviene anche tra i cittadini. Poi c`è un dubbio naturale nei confronti di tutte le cose nuove e sconosciute. In questo, come in altre cose, le prostitute non si differenziano certo da tutto il resto dei cittadini. Alla fine, però, si devono adattare alle condizioni che detta la città.
Attraverso i box e la zona rossa, le prostitute non temono di avere un calo di clienti?
Questa è paura di molte prostitute che lavorano al Sihlquai. Altre donne, che lavorano in appartamenti o nei cabarets, hanno paura proprio del contrario, che i clienti andranno nella zona rossa invece che da loro. Le esperienze dei altri Paesi fanno vedere, che nelle zone rosse gestite bene – ci sono anche quelle non gestite come si deve – la nuova situazione troverà facilmente il consenso sia da parte delle prostitute che dai loro clienti.
È possibile che molte di queste donne considerino la possibilità di spostarsi verso altre strade per prostituirsi, come ad esempio alla Langstrasse invece della zona rossa Depotweg?
La prostituzione è un affare. Significa che, si lavora dove c’è possibilità di guadagnare e dove le condizioni sono ottime. Questo è il vantaggio cruciale della zona rossa Depotweg in confronto a tutti gli altri posti nella città Zurigo. Comunque la polizia sistemerà degli avvisi in strada, impedirà il lavoro di prostituzione nelle zone dove non è permesso esercitare e negli orari non consentiti e punirà con multe e denunce chi violerà tali regole.