Nel deserto tunisino del Sahara è in costruzione una centrale elettrica che porterà energia pulita in Europa
Il dottor Thiemo Gropp, tedesco, fisico e biochimico, è il presidente della Fondazione Desertec, il consorzio internazionale che sta realizzando un progetto avveniristico ma pronto fra due anni e che consiste in un’idea nata molti anni fa, quando si pensò di risolvere il problema dell’energia elettrica utilizzando il deserto del Sahara, dove il Sole c’è sempre. Un’energia, come si può immaginare, a più basso costo e soprattutto inesauribile. I lavori sono già iniziati, la centrale TuNur, che sta sorgendo nella parte tunisina del deserto, è il primo passo di un progetto che nel tempo sarà molto più ambizioso. Ecco l’illustrazione che al Cairo ne ha fatto lo stesso scienziato: “La costruzione di TuNur, già iniziata nel deserto tunisino, prevede l’installazione di ottocentoventicinquemila specchi cavi in acciaio, che convoglieranno la luce del Sole verso una torre, che dominerà l’impianto. Sulla torre c’è un enorme serbatoio pieno d’acqua. I raggi del Sole porteranno la temperatura dell’acqua a oltre cinquecento gradi. In questo modo si trasformerà in vapore e aumenterà il suo volume, generando all’interno del serbatoio una notevole pressione. A questo punto, per evitare che il serbatoio scoppi, il vapore ottenuto deve essere incanalato lungo alcune tubature. Alla fine di esse ci sono speciali turbine. La pressione le fa muovere, come le pale di un’elica. Questo movimento è raccolto da un generatore in grado di trasformare il movimento in elettricità”. L’impianto funzionerà anche di notte, perché il calore accumulato di giorno prolungherà la sua azione anche durante le ore notturne, quindi ci sarà produzione di energia elettrica continuamente. L’energia elettrica giungerà in Europa attraverso un elettrodotto sottomarino, lungo seicento chilometri. Partirà dal Nord Africa e sbucherà nel Lazio. Da qui inizierà la distribuzione in Italia e negli altri Paesi europei.
Il dottor Thiemo Gropp, intervistato da Tommaso Varotti, ha parlato anche in dettaglio dei vantaggi che proverranno da questo megaimpianto: “I vantaggi saranno economici, quindi diretti, e ambientali, quindi indiretti. Poiché il prezzo del petrolio è destinato a crescere sempre di più e quindi anche la bolletta, avere energia inesauribile del Sole consentirà di non dovere innalzare continuamente le tariffe dell’energia. I vantaggi ambientali sono quelli legati all’inquinamento. Il continuo consumo del petrolio per alimentare le centrali elettriche e quello di carbone determinano cambiamenti climatici su tutto il pianeta causando danni incalcolabili a causa delle emissioni di anidride carbonica, che si sprigiona bruciando questi combustibili”. L’anidride carbonica, trattenendo il calore proveniente dal Sole, aumenta le temperature medie sul pianeta. La maggioranza degli scienziati è concorde nel ritenere i fenomeni meteorologici estremi come le alluvioni, tornadi e lunghi periodi di siccità e ondate di calore, dipendenti dalle alterazioni climatiche conseguenti all’emissione di questo gas. Ottenere energia pulita significa non immettere più tanta anidride carbonica nell’atmosfera, con un notevole risparmio per riparare i danni. Per la verità non tutti gli scienziati sono d’accordo con questa teoria, molti pensano semplicemente che le alterazioni climatiche dipendano dall’attività nucleare del Sole, ma resta il fatto che ridurre l’anidride carbonica è comunque un fatto positivo. Ecco quello che ha risposto il dottor Thiemo Gropp alla domanda su quando la centrale sarà pronta: “Penso che sarà operativa nel 2014. Può sembrare molto tempo, ma non è possibile eseguire un’opera tanto imponente in tempi più rapidi. Tuttavia, avere cominciato a costruirla significa avere avviato un’autentica rivoluzione energetica, di cui godremo tutti i benefici”.